Covid, ansia e depressione nel 40% degli italiani: donne più colpite

Lunedì 21 Giugno 2021
Covid, ansia e depressione nel 40% degli italiani: donne più colpite

Gli italiani soffrono più ansia e depressione. Queste patologie sono peggiorate in oltre il 40% degli Italiani durante il lockdown. Sono stati pubblicati, da un consorzio di ricercatori di ISS, Università di Genova e Pavia e Istituto Mario Negri, i risultati del primo studio rappresentativo della popolazione italiana adulta ed emerge che oltre il 40% degli italiani ha riportato un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi durante il lockdown nazionale dello scorso anno, con una riduzione della qualità di vita in più del 60% dei soggetti e ripercussioni sul ritmo sonno-veglia in più del 30%.

Ansia e depressione per colpa del Covid e del lockdown: peggiorati sintomi in oltre il 40% degli italiani

 

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Affective Disorders. «I dati in nostro possesso sono molto solidi e parlano chiaro - commenta Andrea Amerio, ricercatore psichiatra dell’Università di Genova e primo autore dello studio - l’utilizzo di psicofarmaci, prevalentemente ansiolitici, è aumentato del 20% rispetto al periodo pre-lockdown e tutti gli indicatori di salute mentale sono peggiorati.

Questo è un trend che riscontriamo anche nella pratica clinica quotidiana, dove i nostri reparti si stanno facendo carico già da molti mesi di un aumentato bisogno di assistenza».

Più vulnerabili, le donne: circa la metà delle donne italiane ha riportato un peggioramento del benessere psichico con un rischio di peggioramento dei sintomi depressivi e di alterazione della qualità del sonno, rispettivamente del 32% e 63% maggiore rispetto agli uomini. Lo studio è frutto del lavoro di un consorzio multidisciplinare che coinvolge psichiatri, esperti di sanità pubblica e biostatistici dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Genova e di Pavia, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. «Le nostre analisi si basano su un campione rappresentativo di oltre 6000 soggetti che stiamo seguendo nel tempo – specifica Silvano Gallus, ricercatore del Mario Negri e coordinatore del consorzio – che ci permetteranno di analizzare come gli stili di vita e la salute mentale degli italiani si siano modificate e si stiano modificando nel tempo, a seguito delle restrizioni imposte per il controllo della pandemia da COVID-19».

«Siamo molto soddisfatti di partecipare a questo progetto - commenta Roberta Pacifici direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità - le analisi già condotte hanno misurato come la distribuzione di alcuni fattori di rischio comportamentali quali fumo, gioco d’azzardo e altre dipendenze sia stata influenzata dal contesto emergenziale che abbiamo vissuto e di come sia fondamentale intervenire con azioni mirate di prevenzione primaria».

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Tutti i numeri dello studio

La prevalenza di sintomi depressivi è aumentata dal 14,3% prima dell'isolamento al 33,2% durante l'isolamento, i sintomi di ansia dal 18,1% al 41,5%, il sonno insufficiente (meno di sei ore al giorno) dal 33,7% al 41. 1%, il sonno insoddisfacente dal 17,0% al 38,8% e la qualità della vita insoddisfacente dal 13,1% al 42,1%.Complessivamente, il 47,7% ha riportato un peggioramento dei sintomi depressivi, il 43,6% un peggioramento dei sintomi d'ansia, della quantità (31,5%) e della qualità del sonno. Una relazione statisticamente significativa con tutti gli esiti di salute mentale considerati è stata trovata per le donne rispetto agli uomini, per i fumatori attuali rispetto ai non fumatori. L'uso di almeno un farmaco psicotropo è aumentato del 20% rispetto al pre-lockdown (dal 9,5% all'11,4%). 

Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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