Potrebbe essere una speranza per le persone immuno-compromesse o che non possono fare il vaccino per motivi di salute il trattamento a base di anticorpi monoclonali per prevenire il Covid sintomatico presentato dalla casa farmaceutica AstraZeneca alla Food and drug administration negli Usa chiedendo l'approvazione con autorizzazione di emergenza.
Astrazeneca chiede a Fda autorizzazione terapia anti-Covid
La terapia dell'azienda anglo-svedese per prevenire il Covid sintomatico in pazienti che hanno subito trapianti d'organo o sono in terapia per cancro, dialisi e altre gravi patologie, si basa su due anticorpi monoclonali (creati in laboratorio) isolati alla Vanderbilt University e sarebbe efficace anche contro la variante Delta. Gli anticorpi del trattamento AZD7442 sono stati disegnati in modo da resistere nell' organismo per mesi e vengono somministrati per iniezione intramuscolare. Il trattamento verrebbe usato come profilassi sia in individui che hanno già ricevuto il vaccino anti-Covid ma il cui organismo ha montato una risposta immunitaria insufficiente a causa di gravi malattie preesistenti, che in pazienti che non possono ricevere i vaccini per problemi di salute. La terapia - secondo quanto ha riferitoAstraZeneca - è stata ben tollerata nei test condotti su circa 5.000 persone. I dati sono stati esaminati dopo tre mesi dall'avvio dei test ma la casa farmaceutica, che pianifica di continuare l'osservazione dei volontari che hanno partecipato alle sperimentazioni per 15 mesi, ritiene che gli effetti protettivi degli anticorpi durino 12 mesi.
Gli studi
Un tempo molto più lungo rispetto all'azione degli anticorpi monoclonali attualmente somministrati a pazienti risultati positivi al Coronavirus, entro 72 ore dal test positivo, e ritenuti ad alto rischio. Nel mondo scientifico intanto c'è attesa sui dati che AstraZeneca ha consegnato alla Fda. «Gli anticorpi monoclonali di AstraZeneca usati come profilassi sono una novità estremamente interessante, sembrerebbero avere caratteristiche migliorative rispetto a quelli che già conosciamo, soprattutto per la durata della protezione. Sarà interessante vedere quali saranno le considerazioni della Food and drugs administration statunitense che valuterà l'autorizzazione richiesta dall'azienda biofarmaceutica», ha commentato l'ex direttore dell'Ema (l'ente regolatorio europeo per i farmaci) Guido Rasi.
Le reazioni
Per Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, «il mix di anticorpi monoclonali di AstraZeneca usati come profilassi per coloro che non rispondono ai vaccini o per chi non li può fare sarebbe un'arma importante contro il Covid». «Ma - sottolinea - per tutte le altre persone non si deve pensare che possano sostituire il vaccino, che è la vera prevenzione. Ora aspettiamo i dati per capire meglio questi monoclonali».
We are committed to educating at-risk populations to better understand their risk of developing #prostatecancer by talking to their doctor and amplifying the voices of those who are taking action to address health inequalities, such as @ZeroCancer.
— AstraZenecaUS (@AstraZenecaUS) October 4, 2021