Anticorpi monoclonali, Oms ne approva due già usati in Italia contro il Covid e contro l'artrite reumatoide

Mercoledì 7 Luglio 2021 di Stefania Piras
Anticorpi monoclonali, Oms ne approva due già usati in Italia contro il Covid e contro l'artrite reumatoide

Due nuovi farmaci contro il Covid: si tratta di anticorpi monoclonali che ora sono approvati anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). C'è' infatti un nuovo aggiornamento nelle linee guida per il trattamento dei malati di Covid: l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito questi farmaci che bloccano il recettore dell'interleuchina-6, tocilizumab e sarilumab, due anticorpi monoclonali usati anche per l'artrite reumatoide. Sono farmaci che si usano già in Italia e potrebbero essere stati somministrati a chi è stato ricoverato in ospedale a causa del Covid. 

Anticorpi monoclonali per curare il Covid: anche l'Oms approva i due farmaci già utilizzati in Italia contro l'artrite reumatoide

 

Il primo (tocilizumab) è stato già approvato dall'Aifa e risulta tra i farmaci a totale carico del SSN. Lo scorso 17 giugno l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha inserito il tocilizumab nell'elenco dei farmaci per il trattamento di malati adulti ricoverati con Covid-19 grave o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica.

Come indicazione terapeutica infatti viene riportato: «Trattamento dei pazienti adulti ospedalizzati con COVID-19 grave e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica». Anche il secondo farmaco (sarilumab) è usato per l'artrite reumatoide. 

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 I due farmaci sono indicati per i malati in condizioni gravi e vanno presi insieme ai corticosteroidi, come spiega l' Oms sul suo sito. Si tratta dei primi medicinali rivelatisi efficaci contro il Covid, dopo i corticosteroidi raccomandati dall' Oms lo scorso settembre. Questi anticorpi monoclonali agiscono bloccando l'eccessiva reazione immunitaria che spesso si sviluppa nei malati di Covid. La decisione è arrivata sulla base dell'analisi dei dati di oltre 10.000 pazienti coinvolti in 27 studi clinici, che hanno mostrato una riduzione delle morti del 13% rispetto alle cure standard e del 28% delle probabilità di essere sottoposti a ventilazione meccanica. Ciò significa che si hanno 15 morti in meno ogni 1000 pazienti e 23 pazienti in meno intubati. «Questi farmaci offrono una speranza a pazienti e familiari colpiti dall'impatto devastante delle forme gravi di Covid, anche se rimangono inaccessibili e fuori dalla portata della maggior parte del mondo», sottolinea il direttore generale dell' Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

La distribuzione iniqua dei vaccini, continua, «significa che gli abitanti dei paesi a basso e medio reddito sono piú a rischio di forme gravi di Covid. Il maggiore bisogno di questi farmaci è proprio nei paesi che attualmente vi hanno meno accesso. Serve un cambio urgente su questo». Per migliorare l'accesso a questi prodotti salva-vita, l' Oms chiede alle aziende di ridurre i prezzi e rendere disponibili le forniture per i paesi a basso e medio reddito, soprattutto quelli dove il Covid è in aumento, oltre a siglare accordi trasparenti. Ha manifestato anche interesse a inserirli nel suo Programma di Prequalificazione dei Farmaci, con cui allarga la disponibilità di farmaci forniti dalle organizzazione internazionali per bisogni urgenti di salute, garantendone la qualitá e riducendo i prezzi.

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Anche in America, somministrato in ospedale

Anche l'agenzia americana dei farmaci Food and Drug Administration (Fda) aveva autorizzato, sulla base dei risultati di quattro studi clinici, l'uso di emergenza del tocilizumab (anticorpo monoclonale di solito usato per l' artrite reumatoide) per il trattamento dei malati di Covid, adulti e bambini dai 2 anni in su, ricoverati in ospedale in terapia con il cortisone e che necessitano di ossigeno, ventilazione meccanica o circolazione extracorporea. 

Il farmaco non è invece autorizzato per i malati di Covid seguiti a livello ambulatoriale. L'approvazione di emergenza del farmaco per i malati di Covid ricoverati non significa che sia stato approvato come terapia per questa malattia. Nelle sperimentazioni cliniche sui malati ricoverati, il farmaco, aggiunto alla terapia di routine con cortisone, ha mostrato di ridurre il rischio di morte, il tempo trascorso in ospedale, e la probabilità di essere sottoposti a ventilazione. Il tocilizumab riduce l'infiammazione, bloccando i recettori dell'interleuchina-6 (proteina prodotta dal sistema immunitario). In caso di infezione da Covid infatti, il sistema immunitario pu diventare iperattivo, provocando un peggioramento della malattia. 

La scheda del farmaco (tocilizumab) dell'Aifa

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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 21:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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