Massaggi al viso per tutte le esigenze: quali sono le differenze?

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Mariacristina Righi
Massaggi al viso per tutte le esigenze: quali sono le differenze?

Il massaggio al viso è l’ultima tendenza per quanto riguarda i risultati anti-age, soprattutto per l’effetto lifting e sta sempre più rubando spazio a scelte più invasive, come quelle della chirurgia estetica.

E anche gli istituti di bellezza parigini delle grandi maison hanno un massaggio al viso ultrapersoinalizzato al centro dei loro trattamenti top. Le varianti sono tantissime, dallo shiatsu allo yoga, dallo yu yan di origine cinese all’holifitness, fino allo Jacquet. I due più nuovi, gua sha e kobido, riscoprono tecniche molto antiche.

GUA SHA

Il gua sha arriva dalla medicina cinese. Ha un effetto liftante immediato (tanto da definirlo botox naturale) migliora la circolazione, favorisce il drenaggio linfatico, aiuta ad attenuare visibilmente rughe, borse e occhiaie e a contrastare il cedimento cutaneo.

«È adatto anche per le pelli problematiche, con acne, rosacea, dermatite – spiega Anna Boiardi, tra le prime a presentare il gua sha in Italia – Ed è utile anche per ridurre infiammazioni e tensioni, stimolare il sistema linfatico, incanalare l’energia vitale (Qi), allevia i gonfiori. Prevede movimenti di sfregamento con pietre naturali come il quarzo rosa e la giada avventurina (gua è strofinare, sha è arrossamento, che deriva dallo strofinamento della pietra). Rimodella il volto liftando gli zigomi, alzando le palpebre, aprendo gli occhi. Illumina la pelle e la distende, diminuendo le rughe di espressione. In circa 15 minuti porta un cambiamento radicale al viso».

KOBIDO

Il kobido è una vera e propria arte tradizionale giapponese. Si tratta di un massaggio profondo che agisce a livello muscolare e si utilizza una crema anziché un olio per mantenere un contatto più stretto con il tessuto. È perfetto per le pelli più mature e affaticate, per il suo grande effetto lifting quindi non è consigliato a chi ha meo di 30 anni. I movimenti di chi pratica il massaggio (che comprendono anche percussioni e vibrazioni rapide) coinvolgono tutta la parte alta del corpo, comprese le spalle e le braccia. Come tutti i massaggi di origine orientale, anche il kobido lavora sull’equilibrio del Qi, l’energia vitale. Stimola la microcircolazione e il flusso linfatico, per migliorare l’apporto nutritivo alle cellule e un drenaggio dei rifiuti metabolici e delle tossine. Alla fine del massaggio il viso appare più tonico e rassodato, i muscoli sono più tesi, l’ovale è ridisegnato. Il lavoro in profondità sui tessuti porta anche a ridurre molto le rughe, soprattutto quelle d’espressione. I muscoli del viso sono in stretto contatto con la pelle quindi un massaggio profondo che interessi questi muscoli non può che avere un buon risultato sulla qualità dei tessuti e sul volume del viso.

YU YAN

Il massaggio yu yan è di origine cinese, si ispira al tu ina, il massaggio tradizionale del corpo e unisce la digitopressione nei punti dell’agopuntura al movimento impastante classico e a pizzicamenti della pelle del viso per rendere più tonici i tratti. Dopo ave eliminato i punti di tensione, chi pratica il massaggio stimola manualmente i muscoli e i punti chiave di intersezione delle diverse fasce per tonificare e rimodellare il viso. Un’operazione che provoca un effetto di calore a livello muscolare come succede al corpo durante l’attività in palestra. Al termine della seduta un massaggio con un roller di giada freddo tonifica e rinfresca.

HOLIFITNESS

Il massaggio HoliFitness creato da Chantal Lehmann è una sintesi di 140 diversi movimenti derivati da tecniche di massaggio da più parti del mondo, quindi non solo orientali o occidentali. L’approccio è olistico. Si parte con un esame minuzioso dei segni dell’invecchiamento del viso per poi studiare un protocollo di massaggio molto personalizzato. Prima el massaggio vero e proprio è prevista una serie di esercizi di respirazione addominale per favorire il rilassamento e predisporre il viso al rimodellamento manuale. Anche in questo caso il lavoro è in profondità e sui muscoli per rialzare i tratti del visto che hanno peso il loro tono naturale, per scolpire i contorni e distender le rughe con un effetto lifting del tutto maturale

JACQUET

La tecnica di massaggio Jacquet è stata messa a punto dal medico omonimo negli anni Trenta per accelerare la cicatrizzazione dei tessuti. Ma il suo particolare pizzicotto si è dimostrato molto efficace anche per la bellezza del viso ed è entrato in molti trattamenti estetici. Anche in questo caso l’azione è in profondità sul tessuto muscolare per tonificarlo. Si pratica a secco, senza creme, né oli e consiste in pizzicotti rapidi in tutti i sensi dei muscoli del viso presi tra il pollice e l’indice. L’obiettivo è quello di stimolare i fibroblasti a produrre una maggiore quantità di collagene e d’elastina per un rinnovamento cellulare.

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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