Pasqua, tempo di barbeque e di grigliate, pur nei limiti degli spazi familiari. Ma attenzione perché - secondo un team internazionale di ricercatori - anche solo mangiare due salsicce a settimana può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) e di morte prematura.
Anche perché sempre una ricerca pubblicata all'inizio di questo mese ha rivelato che solo una fetta di pancetta al giorno aumenta il rischio di contrarre la demenza del 44%. Del resto che la troppa carna “trattata” possa aumentare i rischi di un cancro intestinale è cosa che i medici vanno ripetendo da anni. Nel 2015 era stata l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ad annunciare quanto l'uso di carne fosse dannoso e «cancerogeno per l'uomo».
La ricerca canadese ha anche dimostrato che la carne lavorata causa CVD, termine che viene usato per le patologie che colpiscono il cuore o i vasi sanguigni, come l'ipertensione, l'ictus e la demenza vascolare. Tutte malattie che sono tra le prime cause di morte a livello mondiale - secondo l'Oms - con una stima di 17,9 milioni di vittime all'anno. «Abbiamo trovato collegamenti tra l'assunzione di carne trattata e gli effetti negativi sulla salute - hanno dichiarato i ricercatori nel loro nuovo documento, pubblicato sull'American journal of Clinical Nutrition - Questi risultati dovrebbero incoraggiare a limitarne l'uso». Nessuna conseguenza grave, invece, per il consumo di carne rossa non elaborata e di pollame. Le quantità di conservanti e additivi alimentari nelle carni lavorate e non trasformate differiscono notevolmente, il che può in parte spiegare i loro diversi effetti sulla salute, secondo il team.
«La totalità dei dati disponibili indica che è improbabile che il consumo di una modesta quantità di carne non trasformata nell'ambito di un regime alimentare sano sia dannoso», ha affermato il coautore dello studio, il dottor Mahshid Dehghan della McMaster University, Canada. Le prove di un'associazione tra assunzione di carne e CVD sono state, comunque, non del tutto coerenti. E allora, il nostro lavoro - ha chiarito l'autrice dello studio, la dottoressa Romaina Iqbal presso il Dipartimento di scienze sanitarie e medicina comunitarie, Università di Aga Khan, Karachi, Pakistan - «abbiamo voluto comprendere meglio gli effetti che derivano dal consumo di carne rossa non trasformata, pollame e carne lavorata con i gravi eventi di malattie cardiovascolari e mortalità».