Roma, la “Sora Rosa” scippata: il quartiere blocca il ladro. «È la quarta rapina, una al mese»

Alberone, la titolare della storica trattoria difesa dai cittadini che recuperano il bottino

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Alessia Marani
La Sora Rosa scippata: il quartiere blocca il ladro. «È la quarta rapina, una al mese»

Scippa il portafogli all’anziana proprietaria di una storica trattoria dell’Alberone, il quartiere interviene, un gruppo di passanti insegue il ladro, riesce a fermarlo, quello molla la presa e scappa.

Il maltolto (circa 300 euro) viene riconsegnato alla signora che, incredula e felice ringrazia: «Era la quarta volta che subivo una rapina, una al mese - racconta la donna - Per fortuna, questa volta, me ne sono accorta, sono uscita in strada ho gridato e quel giovane è stato fermato. Sono contenta che mi abbiano aiutato, che il quartiere abbia reagito e non sia rimasto inerme. Anche se non tutti. Un primo gruppetto di ragazzi deve avere avuto paura e non si è mosso». 

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IL BLITZ

Ma andiamo con ordine. Sono circa le dieci del mattino. La trattoria “Sora Rosa” in via Luigi Tosti si trova a due passi dall’ufficio postale di via Gino Capponi e da via Cesare Baronio, stradone che collega via Latina all’Appia, una zona molto frequentata e di passaggio perché porta alla metro Furio Camillo. Ma il via vai di persone non è stato un deterrente per il bandito che è entrato in azione in pieno giorno, convinto di farla franca. Rosa, 68 anni, una sorta di istituzione nel quartiere («ho aperto questa trattoria quarant’anni fa», dice) si è svegliata presto come sempre e prima di aprire la saracinesca dell’attività è andata al supermercato a fare qualche rifornimento.

«Con le buste della spesa in mano sono, dunque, tornata al ristorante per aprirlo - racconta ancora frastornata per l’accaduto - non avevo neanche la borsa, ho fatto le scale, sono salita su in cucina e ho poggiato i sacchetti con il portafogli dietro al bancone. Mentre sono scesa per tirare su le altre serrande, quell’uomo deve averne approfittato per entrare e impossessarsi del borsello. Stavolta, però, con la coda dell’occhio l’ho visto sgattaiolare, era un giovane molto alto, con un giubbetto bordeaux. Ho provato a corrergli dietro, gli gridavo di fermarsi, ma in via Baronio, nei pressi della chiesa, non ce l’ho fatta più. Ho urlato “fermatelo”, dei ragazzi però non si sono mossi. Così sono tornata verso la trattoria, con il cuore in gola per la fatica, dispiaciuta e avvilita. Invece...».

Invece, sono stati in parecchi a continuare a inseguire il fuggitivo. In particolare un ragazzo del quartiere che era seduto al bar all’angolo, vicino alla chiesa “De Rossi”, ha sentito le urla, ha lasciato il caffè sul tavolino ed è salito veloce in sella alla sua bici per lanciarsi all’inseguimento, mentre altre persone indicavano la direzione di fuga, verso via Raffaele De Cesare e la fermata del bus 87. Quando il ladro si è visto parare davanti le due ruote, spaventato, ha mollato la presa. È stato fortunato: perché è riuscito a svicolarsi e a scappare via. Avrebbe rischiato il linciaggio, tante le persone che stavano per fare capannello intorno a lui. «Non ti fare più vedere», qualcuno gli ha urlato.

«MI PEDINAVA»

Avrebbe voluto vederlo in volto la signora Rosa. «Dopo un po’ un ragazzo e altri mi hanno riportato il portafogli, quando ormai avevo perso la speranza - aggiunge la ristoratrice - sono stata molto felice. Mi spiace non averlo visto in faccia a quel bandito perché deve conoscere bene il locale, sapeva come era fatto, probabilmente seguiva da tempo le mie mosse. Era la quarta volta che mi spariva il portafogli. La scorsa volta ero appena stata in banca a fare un prelievo e mi hanno portato via tremila euro. Ho dovuto rifare anche tutti i documenti. Oggi (ieri, ndr) non avevo tanti soldi ma mi sono sentita avvilita, delusa. Per fortuna il quartiere è intervenuto. Ringrazio tutti».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA