Roma, annegato in piscina durante un party a 19 anni: «La vasca era al buio». Nel mirino l'Appio Claudio Tennis Club

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Gli inquirenti stanno anche analizzando i video ripresi con i cellulari dagli invitati

Lunedì 16 Gennaio 2023 di Michela Allegri
Roma, annegato in piscina durante un party a 19 anni: «La vasca era al buio». Nel mirino l'Appio Claudio Tennis Club

Si erano trovati per festeggiare i diciotto anni di un amico, ma il party era finito in tragedia: si erano tuffati in piscina in piena notte e uno di loro era annegato. Sul decesso di Zhu Wei Rong, 19 anni, di origini cinesi ma proveniente da Avezzano, la procura indaga per omicidio colposo. A breve potrebbe arrivare una svolta negli accertamenti. Da subito gli inquirenti si sono concentrati sulla sicurezza all'interno della struttura che ospitava la festa: l'Appio Claudio Tennis Club, immerso nello storico Parco degli Acquedotti.

Il bagnino era presente, ma sarebbe intervenuto in ritardo. Ma potrebbe non essersi trattato di una svista: alcuni testimoni ascoltati dal pubblico ministero Antonino Di Maio, titolare del fascicolo, hanno raccontato che il punto in cui Zhu si era tuffato era poco illuminato e difficile da tenere sotto controllo. Quindi, nessuno si era accorto che il giovane era in difficoltà. Da qui, secondo gli inquirenti, l'intervento tardivo dell'addetto ai soccorsi. Si tratta di un dato che potrebbe ridimensionare eventuali responsabilità del bagnino: gli accertamenti degli investigatori, ora, si concentrano sul sistema di illuminazione della vasca, per verificare se ci fossero carenze o irregolarità.

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I FATTI
I fatti risalgono al 27 giugno dello scorso anno: una serata d'estate e di spensieratezza finita nel peggiore dei modi. I ragazzi si erano dati appuntamento al circolo nel Parco degli Acquedotti per il compleanno di un amico. Era una data importante: il ragazzo stava festeggiando i diciotto anni e aveva deciso di organizzare una grande festa in piscina. Musica, risate, urla, cocktail. Nessuno pensava che uno di loro si sarebbe potuto sentire male. Così, quando Zhu si era tuffato per raggiungere in acqua gli amici, nessuno si era preoccupato. C'era voluto qualche secondo di troppo perché i ragazzi si accorgessero che il diciannovenne non era riemerso e iniziassero a urlare spaventati e a chiedere aiuto. Il bagnino si era tuffato, ma troppo tardi: il ragazzo era già affogato. Il medico del 118 arrivato sul posto non aveva potuto fare altro che constatare il decesso.


IL FASCICOLO
Sul caso la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il sospetto iniziale era che il ragazzo potesse avere avuto un malore e anche che la piscina, profonda due metri, non fosse fruibile ai clienti visto che la festa si era svolta in orario notturno. Un'ipotesi superata: le autorizzazioni sembra fossero regolari ed era presente un bagnino incaricato di garantire la sicurezza dei clienti.


GLI ACCERTAMENTI
Adesso le indagini puntano a chiarire se l'addetto al soccorso sia stato negligente, oppure se, come hanno raccontato alcuni dei presenti, la vasca fosse effettivamente illuminata in modo carente nel punto in cui si è tuffato il diciannovenne. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia Casilina, che hanno raccolto le testimonianze degli amici della vittima, dei genitori e dei responsabili della struttura. Gli inquirenti stanno anche analizzando i video ripresi con i cellulari dagli invitati. In alcuni viene immortalato il momento del tuffo: saranno fondamentali per stabilire se, in effetti, in quell'angolo di vasca fosse difficile tenere la situazione sotto controllo.

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA