Roma, vigili aggrediti nei campi rom. La mossa del Comune: «Ora fermate i controlli»

Domenica un gruppo di agenti attaccato davanti alle baracche dei rom di via Salviati. L’assessore Funari ha inviato una lettera ad Angeloni per sospendere i censimenti

Martedì 17 Gennaio 2023 di Camilla Mozzetti e Francesco Pacifico
Vigili aggrediti nei campi, la mossa del Comune: «Ora fermate i controlli»

Ancora tensioni nei campi rom della Capitale.

L’ultima segnalazione, più precisamente, arriva da quello di via Salviati: qui domenica un gruppo di agenti della polizia locale è stato aggredito da un gruppo di persone che provava a entrare nell’insediamento, molto probabilmente per vendere un motorino rubato. Il tutto - parallelamente - mentre il Comune ha chiesto ai vigili di sospendere i censimenti negli insediamenti per controllare se chi è presente è autorizzato o meno. La richiesta è arrivata dall’assessora al Welfare, Barbara Funari, che ha inviato giovedì scorso una lettera al comandante del corpo, Ugo Angeloni, e al suo vice Stefano Napoli in questa direzione. E da ieri stop alle verifiche.

Funari, che nei mesi scorsi ha lanciato una consultazione con il terzo settore, ha annunciato per l’inizio dell’anno un piano per «il superamento» (non usa la parola “sgombero”) degli insediamenti a Roma, dove dovrebbero essere ospitate quasi 5mila persone. Posizione molto cauta, che ha fatto registrare non poche frizioni con alcuni colleghi della giunta. Nella comunicazione inviata al Comando giovedì scorso, chiede «di sospendere ogni attività di rilevazione di presenza all’interno dei campi nomadi». Queste attività, molto rallentate nell’ultimo biennio, erano riprese nelle scorse settimane nel campo di Castel Romano e poi sarebbero dovute essere estese agli altri insediamenti.

TENSIONI

La situazione sul fronte dei campi nomadi resta tesa. Il tema sarà al centro della riunione di domani del Comitato per l’ordine pubblico e per la sicurezza, coordinato dal prefetto di Roma Bruno Frattasi e al quale parteciperanno in rappresentanza del Comune, l’assessora alla Sicurezza, Monica Lucarelli, e quello ai Trasporti, Eugeniò Patanè. 
L’ultimo campanello d’allarme è arrivato dal campo di via Salviati, a Tor Sapienza nell’estrema periferia Est della città. Una struttura aperta nel 1994, dove oggi risiedono circa 400 persone e che è preda del degrado tanto che i residenti del quartiere da tempo invocano l’intervento del Campidoglio per fermare i roghi tossici o vari traffici di ricettazione.
Domenica nel tardo pomeriggio, una delle due pattuglie di vigili che presiede il campo nota strani movimenti intorno all’area. Ufficialmente le entrate sono due, ma gli agenti si accorgano che due ragazzi a bordo di uno scooter stanno provando a entrare nell’insediamento da uno degli ingressi di fortuna aperti illegalmente sulla rete, per eludere la sorveglianza delle forze dell’ordine. I caschi bianchi fermano i due (un italiano e uno straniero) ma subito si intromettono altre tre persone a bordo di un auto, che iniziano a insultare gli agenti, forse nel tentativo di far rilasciare i loro amici. I vigili provano a scoprire chi sono i possessori dei due mezzi, ma da quando è saltata la convenzione tra il Comune e il pubblico registro automobilistico, devono chiamare in Questura per scoprire che sia la moto sia l’auto sono stati rubati. Per far tornare la calma, il comando manda sul posto altre due pattuglie: una del nucleo speciale Spe (l’unità operativa Sicurezza pubblica ed emergenziale), l’altro del gruppo di Tiburtino. Alla fine saranno cinque le persone fermate e deferite all’autorità, una donna e quattro uomini, con precedenti penali. Tra loro, anche un cittadino del Gambia, che aveva da poco finito di scontare diversi anni di reclusione negli Stati Uniti. 
Commenta Marco Milani, segretario aggiunto del sindacato Sulp, che ha reso noto il caso: «Questo è l’ennesimo episodio che dimostra la delicatezza del lavoro che quotidianamente svolgiamo su strada e che non merita di essere gestito con approssimazione: Accesso alle banche dati, strumenti di autotutela e pattuglie di rinforzo pronte ad intervenire con rapidità dovrebbero essere la norma per chi opera nel garantire sicurezza, mentre invece ci troviamo ancora ad assistere a problemi di accesso alle banche dati, agenti disarmati e personale dei gruppi speciali distolti in attività di vetrina nelle piazze del centro». Per concludere: «Va rivolto un plauso ai colleghi che nonostante le difficoltà hanno svolto egregiamente il loro lavoro, ma gli uomini della polizia locale vanno tutelati e messi in condizione di continuare a fare i controlli nei campi rom».

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA