Incendio a Colli Aniene a Roma, sospetti sui senzatetto allontanati dal palazzo: le telecamere potrebbero aver ripreso tutto

Spuntano le lamentele di alcuni sfollati sulle persone che nel piano terra o piano "piloty" distrutto dal rogo si erano accampatI

Martedì 6 Giugno 2023 di Camilla Mozzetti
Incendio a Colli Aniene a Roma, sospetti sui senzatetto allontanati dal palazzo: le telecamere potrebbero aver ripreso tutto

«Circa dieci giorni prima del rogo alcuni residenti lamentarono la presenza, vicino all'area cantiere, di alcuni senza fissa dimora che vi si erano accampati. Non riusciamo a capire cosa sia successo ma è davvero incredibile». L'amministratore di condominio del palazzo di via Edoardo d'Onofrio, mette in fila i dettagli di quanto accaduto prima che le fiamme divorassero l'edificio su ambo i lati mentre i vigili del fuoco sono ancora alla ricerca di eventuali inneschi.

Possibile che qualcuno - anche accidentalmente - abbia provocato quell'incendio? In Procura è stato aperto un fascicolo per disastro, omicidio e incendio colposi ma non si può al momento escludere il dolo. E allora è necessario chiarire non solo quanto accaduto venerdì scorso intorno alle 13.30 ma andare indietro nel tempo. Cosa si muoveva intorno a questo complesso alla periferia est di Roma oltre al cantiere per il cappotto termico degli edifici? Spuntano le lamentele di alcuni sfollati sulle persone - «almeno due, tanti erano i letti attrezzati» prosegue l'amministratore - che nel piano terra o piano "piloty" distrutto dal rogo si erano accampati. I giacigli non sono spariti: nella "galleria" del palazzo adiacente a quello divorato dalle fiamme c'è di tutto con tanto di divano letto. Anche questo aspetto sarà verificato e senz'altro le immagini riprese dalle videocamere istallate al primo piano dell'edificio torneranno utili, assicurava già il Nucleo investigativo antincendio nazionale dei vigili del fuoco.

Incendio a Colli Aniene: Antonio D'Amato è morto, Lucia Carusoni si è salvata. Quell’amore senza età

 


Si tratta di almeno una telecamera puntata sul corridoio dall'angolo esterno del primo piano del palazzo e dunque potrebbe aver ripreso, laddove ci siano state, persone in movimento proprio venerdì. Gli operai del cantiere, essendo un giorno di festa, non erano in servizio: avevano smontato giovedì pomeriggio «intorno alle 16 e avrebbero ripreso oggi (ieri, ndr)», spiega Laura Pompei, per conto della ditta che in un subappalto, la "Ombrikoi", ha preso la commessa da circa 5 milioni di euro. La Pompei ribadisce ancora come «i materiali deposti nell'area cantiere erano ignifughi e non c'erano macchinari lasciati accesi o bombole di alcun genere da cui poteva partire l'incendio». Anche il quadro elettrico di cantiere «si trova dentro alle scale e non sul piano», conclude la responsabile della società. Ma i danni sono stati enormi e oltre ai 16 feriti è morto anche un uomo. Nelle prossime ore arriveranno anche i primi responsi sui prelievi effettuati dai vigili del fuoco, a partite da quelli provenienti dal cosiddetto "naso elettronico", ovvero un macchinario che permette di prelevare volatili anche fino a un miliardesimo per risalire ad eventuali sostanze acceleratrici come solventi o benzina.

LA RELAZIONE

In una delle prime note dei vigili del fuoco, datata 3 giugno, si legge dell'intervento effettuato per «lo spegnimento dell'incendio di due palazzine a otto piani fuori terra e sottostante piano "piloty" ai civici 73 e 79. Le operazioni hanno consentito di limitare l'evento senza interessare le contigue e comunicanti palazzine ai civici 71 e 81. L'incendio è presumibilmente scaturito dal piano "piloty" dove insistono i materiali di cantiere per la ristrutturazione del fabbricato senza peraltro riuscire a risalire con esattezza alle cause scatenanti l'evento».
Intanto ieri il sindaco Gualtieri ha fatto un sopralluogo, garantendo l'assistenza ai residenti, i controlli e annunciando che alcuni sfollati del civico 81 potranno rientrare a casa.

Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA