«Circa dieci giorni prima del rogo alcuni residenti lamentarono la presenza, vicino all'area cantiere, di alcuni senza fissa dimora che vi si erano accampati. Non riusciamo a capire cosa sia successo ma è davvero incredibile». L'amministratore di condominio del palazzo di via Edoardo d'Onofrio, mette in fila i dettagli di quanto accaduto prima che le fiamme divorassero l'edificio su ambo i lati mentre i vigili del fuoco sono ancora alla ricerca di eventuali inneschi.
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Si tratta di almeno una telecamera puntata sul corridoio dall'angolo esterno del primo piano del palazzo e dunque potrebbe aver ripreso, laddove ci siano state, persone in movimento proprio venerdì. Gli operai del cantiere, essendo un giorno di festa, non erano in servizio: avevano smontato giovedì pomeriggio «intorno alle 16 e avrebbero ripreso oggi (ieri, ndr)», spiega Laura Pompei, per conto della ditta che in un subappalto, la "Ombrikoi", ha preso la commessa da circa 5 milioni di euro. La Pompei ribadisce ancora come «i materiali deposti nell'area cantiere erano ignifughi e non c'erano macchinari lasciati accesi o bombole di alcun genere da cui poteva partire l'incendio». Anche il quadro elettrico di cantiere «si trova dentro alle scale e non sul piano», conclude la responsabile della società. Ma i danni sono stati enormi e oltre ai 16 feriti è morto anche un uomo. Nelle prossime ore arriveranno anche i primi responsi sui prelievi effettuati dai vigili del fuoco, a partite da quelli provenienti dal cosiddetto "naso elettronico", ovvero un macchinario che permette di prelevare volatili anche fino a un miliardesimo per risalire ad eventuali sostanze acceleratrici come solventi o benzina.
LA RELAZIONE
In una delle prime note dei vigili del fuoco, datata 3 giugno, si legge dell'intervento effettuato per «lo spegnimento dell'incendio di due palazzine a otto piani fuori terra e sottostante piano "piloty" ai civici 73 e 79. Le operazioni hanno consentito di limitare l'evento senza interessare le contigue e comunicanti palazzine ai civici 71 e 81. L'incendio è presumibilmente scaturito dal piano "piloty" dove insistono i materiali di cantiere per la ristrutturazione del fabbricato senza peraltro riuscire a risalire con esattezza alle cause scatenanti l'evento».Intanto ieri il sindaco Gualtieri ha fatto un sopralluogo, garantendo l'assistenza ai residenti, i controlli e annunciando che alcuni sfollati del civico 81 potranno rientrare a casa.