Alessandro Moretti, professore della Sapienza precipita in montagna e muore: era in vacanza in Val d'Aosta con la moglie

L’incidente sul Gran Paradiso a 3mila metri. I colleghi di Alessandro Moretti: «Era esperto, difficile sia scivolato»

Martedì 16 Agosto 2022 di Alessia Marani
Alessandro Moretti, professore della Sapienza precipita in montagna e muore: era in vacanza in Val d'Aosta con la moglie

Tradito dalla sua infinita passione per la montagna. Alessandro Moretti, 54 anni, professore associato di Geografia Economica-Politica all’Università La Sapienza è morto durante un’escursione sulla Punta Rossa della Grivola, in Valle d’Aosta.

Il docente si trovava in vacanza sulle Alpi con la moglie. Il 14 agosto era uscito in auto per raggiungere la Valnontey sul massiccio del Gran Paradiso e di lì cominciare il percorso verso la cima che si trova a 3600 metri. Ma su in vetta Moretti, forse, non è mai arrivato. La moglie non vedendolo rientrare alle 23,30 ha chiamato i soccorsi, prima ha contattato una guida alpina del Trentino che conosceva, poi quest’ultima ha allertato il soccorso alpino aostano. 

L’inchiesta

Da un primo controllo al bivacco Gratton, il professore non era presente. Quindi alle prime luci dell’alba del giorno di Ferragosto sono iniziate le ricerche anche dall’alto con l’ausilio dell’elicottero della Protezione civile - con a bordo i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e anche un vigile del fuoco - che lo ha individuato ai piedi del costone. Moretti, secondo quanto ricostruito dalla Stazione del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Courmayeur, delegata alle indagini dalla Procura del posto, sarebbe scivolato per quasi trecento metri. Un volo che non gli ha lasciato scampo. Il corpo del professore è stato individuato e recuperato a un’altezza di circa 3300 metri intorno alle sette del mattino. 
Sulle cause che hanno portato alla tragedia è stata aperta un’inchiesta. Il pm ha disposto l’autopsia per capire se il 54enne possa avere avuto anche un malore. Racconta una amica e collega, Roberta Gemmiti: «Ci sembra impossibile che Alessandro possa avere avuto un incidente su un percorso simile, abbastanza semplice. Aveva fatto escursioni ben più difficili in cui lui, prima di partire, scherzando diceva sempre “è meglio che faccio testamento”, ma davvero questo non era il caso». Tant’è che prima di uscire, sabato mattina, come ha spiegato la moglie Emanuela, non si era portato dietro nemmeno l’attrezzatura più “pesante” ed «era tranquillo». Anche se, per quel tipo di escursione, aveva comunque l’abbigliamento adatto. Il suo ultimo collegamento con whatsapp è delle 6,43. 
Moretti era cresciuto nel quartiere Vigna Pia al Portuense. Con Emanuela, commercialista, viveva ora a Monteverde. Apprezzato geografo, lavorava presso il Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza del primo Ateneo romano. Alla magistrale di Latina, invece, stava insegnando turismo e digitalizzazione. Era stato scelto per fare parte di un pool di esperti di Sapienza e Tor Vergata che a breve, a settembre, si sarebbe riunito per un progetto di rilevante interesse internazionale sotto la guida del professore Mauro Pascolini di Udine. 

Un grande amore

«Fondamentalmente - ricordano i colleghi dell’Associazione italiana geografi - Alessandro era un grande appassionato di turismo e di montagna. Era uno sportivo, si dedicava a progetti urbani per lo sport, per gli stadi e i grandi eventi». Nella vita personale, invece, si contraddistingueva per il suo carattere riservato. «Non amava essere al centro dell’attenzione - ricordano gli amici - ma la sua intelligenza era vivace, alimentata da una grande e profonda cultura. Emanuela ora è disperata, sotto choc. Il loro era un amore grande, indissolubile. Stavano insieme da tantissimi anni, un paio di anni fa avevano deciso di coronare il loro sogno sposandosi, anche se non avevano figli».

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA