Roma, in coda per la terza dose: tutti diventano virologi

Lunedì 6 Dicembre 2021 di Pietro Piovani
Roma, in coda per la terza dose: tutti diventano virologi

In coda al centro vaccinale di Casal De Merode, un paio di domeniche fa, quando ancora si facevano gli open day (traduzione per chi vuole concedersi il lusso di parlare italiano: “vaccinazioni senza prenotazione”). Quelli che sono qui in fila sanno di pensarla tutti più o meno allo stesso modo: sono sì vax convintissimi che hanno sacrificato una domenica mattina per immunizzarsi con la terza dose il prima possibile.

Sarà per questa comunione di idee che dimostrano tanta voglia di chiacchierare, di confrontarsi, forse anche di esibire la propria competenza in campo virologico e immunologico. All'entrata tutti hanno ricevuto l'avvertimento dagli addetti della Croce rossa: «Qui facciamo Moderna». Una signora si fa prendere dai dubbi: «Ma perché Moderna? Non è meglio Pfizer?».

Ma gli altri la rassicurano: «Al contrario, secondo gli studi Moderna ha un'efficacia persino maggiore».

Interviene una donna con l'argomento definitivo: «Io ho superato ogni incertezza quando ho saputo che il vaccino Moderna l'ha fatto pure Mattarella, se lo hanno dato a lui...». Qualcuno si mette a spiegare nel dettaglio la struttura della proteina spike nella variante Omicron. Poi c'è il Crisanti della situazione che, con voce cupa, getta un ombra di pessimismo su tutto il centro vaccinale: «Facciamoci sta terza dose, ma tanto tra un po' torniamo tutti in lockdown. Almeno fino a gennaio 2022». E la fan di Mattarella commenta a mezza bocca: «Meno male che non ha detto il 2023».

Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA