Le periferie in abbandono e la fase-2 del Campidoglio

Domenica 5 Aprile 2020 di Simone Canettieri
Le periferie in abbandono e la fase-2 del Campidoglio
Per capire come saremo, bisogna ricordare come eravamo. E allora un anno fa preciso preciso, il 5 aprile del 2019, Roma cercava ancora una volta di barcamenarsi tra mille problemi non risolti. 
Dodici mesi fa scoppiò nella Capitale il caso rom nelle periferie, in particolare la zona Est della città, tra assegnazioni (legittime) di immobili popolari e trasferimenti in zone già cariche di problemi. Decisioni che provocarono subito la reazione di questo lembo di città, da anni abbandonato a se stesso. Polemiche dei residenti esasperati, lotta tra ultimi, la destra pronta a soffiare sul fuoco, la giunta Raggi presa in contropiede. 

Si arrivò – dopo la spinta di Luigi Di Maio preoccupato di cedere voti all’alleato Salvini, cosa comunque avvenuta – a un compromesso. E la storia finì così, abbandonando le prime pagine dei giornali. Con molti vinti e nessun vincitore. In questi giorni di quarantena, dove la fase 2 diventa quasi un motivo di evasione, per pensare al futuro occorrerebbe riprendere questa storia. E magari pensare alla Roma post-virus partendo proprio dalle periferie, che saranno ancora più arrabbiate, e ai campi rom, eterno nodo mai sciolto. Ci rivediamo qui tra un anno: il 5 aprile del 2021. Sarà andato tutto bene?
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