Gabriele, 18 enne studente dell’Einstein, all’esame ha parlato della libertà, «di quella che ci è stata negata in questi mesi per il Covid». Loro che avrebbero voluto vivere una maturità normale, di quelle con i foglietti infilati sotto la camicia per il tema di italiano, i banchi attaccati ai muri e l’ansia per la versione di greco.
E invece no, il Coronavirus ha portato via loro uno di quei momenti che ti rimane attaccato alla memoria per sempre: hanno vissuto gli ultimi giorni di liceo della loro vita e non se ne sono neanche accorti.
Niente 100 giorni o folla davanti ai tabelloni dei voti. L’epidemia ha stravolto sogni e progetti: chi sperava di andare all’estero per l’università adesso dovrà rimandare.
Maturità, il Covid diventa materia d'esame
«Posso abbracciare i prof?». E la Maturità finisce in lacrime
Persino l’estate, e non una qualunque ma quella della maturità, non potrà essere come desideravano: Giulio rinuncerà all’interrail in giro per l’Europa e il camper con cui Andrea voleva girare il mondo, per il momento, resta in garage.
Rimane però l’emozione per un futuro tutto ancora da scoprire perché la vera maturità - fidatevi - è stata aver affrontato un anno così. E su questo, ragazzi, siete già stati promossi a pieni voti.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".