L’aria condizionata in casa tutto il giorno non si può perché c’è la crisi energetica. Rinfrescarsi sotto la doccia sì, ma senza esagerare che c’è l’allarme siccità e l’acqua non va sprecata. Le finestre aperte? Sempre se non scoppia un incendio e tocca pure respirare qualche nube tossica. A Roma fanno 40 gradi all’ombra e fa talmente tanto caldo che al posto dei cinghiali si rischia di incontrare una famiglia di cammelli. «Che callo», «sto a schiumà», «se fa a colla»: sui social si fa a gara per descrivere le temperature infernali di questi giorni. L’asfalto si scioglie, la faccia pure. Più che vacanze romane, è un viaggio con Caronte.
Sopravvivere a questa afa record in città è un’impresa, i turisti assaltano le fontane storiche con pediluvi e docce all’aperto come se piazza Navona o Fontana di Trevi fossero una spa, e i romani alla fine si adattano sempre come testimoniano le foto pubblicate sul web in questi giorni bollenti.