Roma, regalo a Spin Time e Maam: dal Comune ok al piano casa, una quota di alloggi può tornare agli abusivi

Diversi stabili occupati saranno recuperati

Venerdì 28 Luglio 2023 di Francesco Pacifico
Roma, regalo a Spin Time e Maam: dal Comune ok al piano casa

La formula usata - «progetti di recupero e autorecupero del patrimonio esistente» - è molto ambigua. E potrebbe essere utilizzata dagli occupanti abusivi degli alloggi pubblici per regolarizzare la loro posizione, in barba alla legge e ai diritti acquisiti di chi attende da anni un tetto dove vivere (almeno 15 sono in lista d'attesa). Ieri l'Assemblea Capitolina ha approvato il piano casa. E tra l'acquisto di 2mila appartamenti in più sul mercato privato, l'assegno universale per sostenere chi rischia di perdere il tetto e la futura Agenzia sociale dell'abitare, ci sono i famigerati i «progetti di recupero e autorecupero del patrimonio esistente»: in poche parole il Comune compra dai proprietari stabili degradati, compresi quelli occupati illegalmente, li riqualifica e poi destina i singoli alloggi a chi ne ha bisogno. In quest'ottica si guarderebbe - anche se una conferma ufficiale non è mai arrivata - anche all'acquisto dei palazzi oggi tenuti in scacco da Spin Time, in via Santa Croce in Gerusalemme - e dal Maam (Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz) in via Prenestina.

LA LEGGE REGIONALE

Stando a quanto ha spiegato il Comune, nel suo piano «c'è l'idea che la realizzazione delle politiche abitative possa passare anche per la rigenerazione di immobili che si trovano nel territorio della nostra città».

E che, per dare «risposte alle tensioni che la Capitale vive», sia da «rilanciare la collaborazione tra cittadini e amministrazione pubblica promuovendo progetti di autorecupero». Il che non vuol dire soltanto «rigenerazione degli immobili inutilizzati», ma «consentire di destinare fabbricati pubblici una volta destinati a scuole, uffici o attività produttive a ospitare nuove comunità sociali di cittadini con i requisiti dell'edilizia residenziale pubblica». Spin Time, guarda caso, è un'occupazione sorta in un'ex sede dell'Inpdap, abbandonata dal 2011. Il Maam, invece, è sorto intorno al 2009 negli ex stabilimenti Fiorucci. Senza contare che il regolamento comunale per le assegnazioni deve sottostare a una legge regionale che prevede, indipendentemente dalla regolarità o meno del contratto d'affitto precedente, che il 35 per cento degli appartamenti vada destinato alle categorie fragili: famiglie dove ci sono anziani, disabili o bambini che vivono in condizioni disagiate. E su questo fronte si rischia di derogare su un principio invece sancito dalla legge dell'ex ministro Maurizio Lupi: non possono ambire a una casa di edilizia popolare gli abusivi.

Dure le opposizioni in Campidoglio dopo il voto di ieri. Federico Rocca, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, infatti spiega: «Questo piano casa non ci soddisfa perché strizza l'occhio agli occupanti abusivi. Abbiamo chiesto una presa di posizione netta tra legalità e illegalità, e ci hanno bocciato gli atti. Inseriscono l'acquisto di immobili occupati abusivamente e peraltro privati: è un piano casa viziato da questo rapporto che la maggioranza ha col mondo delle occupazioni». Per poi aggiungere: «Noi siamo contrari all'acquisto di beni pubblici e privati occupati abusivamente: loro non vogliono acquistarli per liberarli ma per dare continuità a chi già è là dentro e li ha occupati abusivamente. Ecco, tutto questo ha trovato la nostra contrarietà». Contraria anche Italia Viva con i consiglieri Valerio Casini e Francesca Leoncini: «Pensiamo inoltre che il piano sia debole dal punto di vista del contrasto alle occupazioni abusive, piaga di questa città». Mentre l'ex sindaca Virginia Raggi dice che «viene finalmente messa nero su bianco la linea politica di questa maggioranza: l'obiettivo è chiaramente quello di tutelare gli occupanti abusivi».

Di diversa idea il sindaco Roberto Gualtieri: siamo di fronte a «un passaggio di grande portata per Roma Capitale. Dopo anni, il diritto all'abitare viene messo al centro dell'azione amministrativa e riconosciuto come fondamentale per garantire appieno i diritti di cittadinanza e la dignità delle persone».
 

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