Elezioni a Roma, Gualtieri: dialogo con Calenda e una lista civica per battere Virginia

Martedì 11 Maggio 2021 di Fabio Rossi
Gualtieri, dialogo con Calenda e una lista civica per battere Virginia

L’incoronazione con le Primarie, la sfida a Virginia Raggi, il “classico” duello finale con il candidato del centrodestra, appena ci sarà. Una road map al meglio delle tre partite, da giocare rigorosamente una per volta, sulla strada che separa Roberto Gualtieri dal colle capitolino.

Con una sensazione molto diffusa, nell’inner circle dell’ex ministro dell’Economia: la battaglia decisiva sarà quella di inizio ottobre, al primo turno delle Amministrative, contro l’attuale inquilina di Palazzo Senatorio. È lì che, secondo i vertici del Pd, si dovrebbe davvero materializzare la reconquista del Campidoglio da parte del centrosinistra. A quasi sei anni dalle dimissioni di massa, dal notaio, che chiusero la tumultuosa esperienza di Ignazio Marino.

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La prima riunione operativa è in programma già alle 18 di oggi con la direzione del Pd romano, a cui è attesa la partecipazione (rigorosamente in videoconferenza) di Enrico Letta. Non ci dovrebbe essere, invece, Nicola Zingaretti che, dopo aver espresso pubblicamente il suo endorsement a Gualtieri, si sta concentrando esclusivamente sul lavoro alla Regione Lazio. Alla direzione cittadina dem - oltre al segretario romano Andrea Casu e al numero uno regionale Bruno Astorre - sono invitati i parlamentari e i segretari di tutti i circoli della Capitale. Una chiamata alle armi per tutte le anime partito, in vista del primo appuntamento: il 20 giugno con le Primarie. Lì il Pd vuole dare un segno tangibile di riscossa della base. L’obiettivo, ufficioso, è di arrivare «almeno a 70 mila votanti». Per raggiungerlo saranno dispiegati gazebo in un centinaio di piazze della Città eterna a cui, in tempi di Covid, si aggiungerà il voto online, con obbligo di registrazione almeno cinque giorni prima della consultazione e paletti “anti intrusione”, per evitare flussi di voti esterni all’elettorato di centrosinistra. Poi, ottenuta formalmente la nomination della coalizione, si lavorerà sulla stesura definitiva del programma, di cui esiste già una prima bozza targata Pd, e sui candidati: di sicuro ci sarà una lista civica con il nome di Gualtieri, ma si punta ad ampliare il più possibile il novero delle forze a sostegno dell’ex titolare di via XX Settembre.

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Dopo le Primarie, l’entourage di Gualtieri punta a riaprire il dialogo con Carlo Calenda, conservando l’anima «moderata e civica» del Pd. Un’eventuale intesa con il leader di Azione, è il ragionamento dei fedelissimi, rafforzerebbe l’ex ministro dell’Economia soprattutto al primo turno, dove Calenda potrebbe erodere preferenze al candidato dem in primis nel centro storico e nei quartieri semicentrali della Città eterna. Ma sarebbe importante anche al ballottaggio, specie qualora il centrodestra puntasse su un profilo (come Guido Bertolaso) attrattivo per l’elettorato centrista. Fondamentale, secondo Gualtieri, sarà presentare un progetto credibile per il futuro della Capitale. Anche perché in campagna elettorale si prenderanno chiaramente le distanze dall’amministrazione Raggi ma senza esasperare i toni, in vista di una possibile convergenza dell’elettorato pentastellato al ballottaggio.
 

Ultimo aggiornamento: 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA