È una Raggi «su tutte le furie» quella ospite a Porta a Porta a poche ore dall'arresto per corruzione del presidente M5S del consiglio comunale di Roma Marcello De Vito. «Questa notizia - dice - mi ha colto di sorpresa, non me lo aspettavo». «Quando si lavora tanto per contrastare mafia capitale e ci si mette la faccia, come fatto con i Casamonica, che abbiamo sgomberato, vedere che chi doveva giocare in squadra con te gioca con l'avversario fa male».
Poi Raggi prende le distanze: «È noto a tutti che lui e Roberta Lombardi non mi amavano molto».
Oggi «appena arrivata in Campidoglio ho chiesto di fare ulteriori accertamenti e due diligence su tutti i procedimenti interessati dalla Procura: ex mercati generali, fiera e poi di nuovo lo stadio», annuncia la sindaca. «Ho letto che la Procura ha dichiarato che il procedimento dello Stadio non è stato toccato. E io ho già fatto fare un approfondimento extra». Ora Raggi vuole «accertamenti per capire se questi procedimenti hanno subito deviazioni, influenze, anomalie».
Non si è fatta attendere la replica di Roberta Lombardi, tirata in ballo da Raggi e associata a De Vito: «Meschine insinuazioni in un momento così difficile per il Movimento a Roma. A #DeVito dissi di dimettersi se indagato nell’indagine sullo Stadio. Altri hanno invece dato piena fiducia a Giampaoletti indagato per concussione per la vicenda Ama. Io non faccio sconti a nessuno!».
Meschine insinuazioni in un momento così difficile per il Movimento a Roma. A #DeVito dissi di dimettersi se indagato nell’indagine sullo Stadio. Altri hanno invece dato piena fiducia a Giampaoletti indagato per concussione per la vicenda Ama. Io non faccio sconti a nessuno! pic.twitter.com/SNvFtUmwFL
— Roberta Lombardi (@robertalombardi) 20 marzo 2019