Roma-Lido, treno con revisione scaduta: per Atac multa da 20mila euro

Giovedì 3 Marzo 2022 di Fernando Magliaro e Alessia Marani
Ancora guai sulla Roma-Lido treno con revisione scaduta: per Atac multa da 20mila euro

Arriva da Milano il nuovo direttore generale di Atac. È Alberto Zorzan, direttore operativo di Atm (l'Atac milanese). L'azienda dei trasporti di Roma l'ha ufficializzato ieri mattina. Zorzan prenderà il posto di Franco Giampaoletti, prima dg del Campidoglio sotto la Raggi e poi transitato sempre in Atac, dopo l'arrivo di Gualtieri, ma come incaricato della sicurezza aziendale. La nomina di Zorzan fa seguito a quella di un altro milanese, Arrigo Giana, amministratore delegato di Atm, entrato come membro nel Consiglio di Amministrazione di Atac a inizio febbraio. Le nomine di Zorzan e Giana vanno nella direzione di intensificare i rapporti fra Atac e la sua omologa milanese, un po' nel solco di quanto annunciato qualche settimana fa dal sindaco Gualtieri.

Dopo la conclusione delle procedure propedeutiche all'insediamento, previsto entro le prossime settimane, al nuovo dg verranno conferite le deleghe operative, che nel frattempo rimangono esercitate dal presidente del Consiglio di Amministrazione.


Sul fronte Atac, però, la notizia dell'arrivo di Zorzan è solo uno dei tanti punti all'ordine del giorno. Intanto è arrivata una multa ad Atac comminata dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (Ansfisa) per avere utilizzato un treno sulla Roma-Lido nonostante le direttive impartite ad Atac sui treni privi delle varie revisioni.

I verbali


Si legge nel verbale di accertamento delle violazioni amministrative notificato il 25 febbraio che «è stato accertato il superamento della percorrenza limite per il veicolo CAF MA300 n. 385-386 e cioè che il veicolo è stato utilizzato al di fuori del campo di validità sia della Revisione Intermedia e sia delle misure compensative revisione accoppiatori e revisione carrelli». E, quindi, Ansfisa ha elevato una multa di 20mila euro ad Atac «da pagare entro 60 giorni». La denuncia del caso all'autorità di sicurezza era partita da una lettera anonima.
Ieri, inoltre, i vertici Atac hanno presentato una formale denuncia ai carabinieri della Stazione Eur Torrino, competenti per territorio, per il sabotaggio del tornio di calibrazione delle ruote dei treni avvenuto nella notte fra il 26 e il 27 febbraio e per un secondo sabotaggio all'impianto di illuminazione del tornio avvenuto il 16 febbraio. Ora, quindi, questo fascicolo contro ignoti si somma a quello aperto per un altro sabotaggio - era 18 febbraio - con un lucchetto messo sul generatore di tensione. Come emerge da ambienti Atac, che ha avviato un'indagine interna provvedendo a installare delle telecamere di sorveglianza, i sabotaggi al tornio non sarebbero stati la causa dell'interruzione di servizio sulla linea B1 (lo stop sarebbe stato causato piuttosto dai guasti agli altri treni, sempre per problemi di mancati interventi di revisione). L'attenzione va a focalizzarsi su possibili dispetti fra dipendenti interni. Addirittura c'è una altra teoria: che qualcuno punti al sabotaggio per mascherare altre inefficienze.


«Non mi sento di muovere accuse contro qualcuno - spiega al Messaggero l'assessore Patané - Credo che non siano stati di certo gli operai che lavorano al tornio: primo, erano tutti sconvolti per l'accaduto e poi sanno che sarebbero stati i primi ad essere sospettati. E non posso accusare qualcuno senza prove: è stata presentata una denuncia. Spetterà agli inquirenti indagare».

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Le polemiche


Non sono mancate, però, le polemiche politiche, mosse soprattutto dai 5Stelle con l'ex assessore ai Trasporti prima e ai Lavori pubblici poi della Giunta Raggi, Linda Meleo, che ha accusato Patané di non aver saputo fare programmazione. «Quando leggo certe esternazioni - si lascia andare Patané - rimango senza parole. Hanno lasciato un disastro che pagheremo tutti per almeno i prossimi cinque anni. I lavori sulla mobilità sono lunghi e complessi: sì, in 17 giorni ho concluso la fornitura di 14 treni per le metro. Ma non è che arrivino domani: il primo arriverà fra un anno e mezzo. E questo perché non avevano fatto nulla prima: non un progetto, non un appalto. E oggi dovrò andare col cappello in mano da Ansfisa per chiedere per favore che non fermino la metro C visto che non hanno trovato il tempo, in 5 anni, di far fare la revisione a nessuno dei 13 treni in servizio».

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Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA