Ostia, arancia meccanica in Centro: commando sequestra, imbavaglia e rapina imprenditore in casa

Assalto armato in un appartamento. Sequestrate anche la moglie e la colf. Bottino da 200mila euro

Venerdì 8 Dicembre 2023 di Mirko Polisano
Ostia, arancia meccanica in Centro: commando sequestra, imbavaglia e rapina imprenditore in casa

Arancia meccanica in pieno giorno a Ostia.

In centro. Un commando di uomini armati - almeno tre - che ha sequestrato in casa una coppia di anziani, insieme alla loro colf, per poi aggredirli, imbavagliarli e derubarli. Un bottino da capogiro: oltre 200mila euro in contanti e un piano studiato nei minimi dettagli. Pure troppo.

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L'uomo, imprenditore in pensione nel settore del trasporto, sta rientrando intorno alle 10 di ieri mattina nella sua abitazione in via San Quiriaco, a due passi dal lungomare. Nell'atrio del palazzo - stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine - ad attendere il 76enne c'è un uomo incappucciato che punta una pistola alla tempia del pensionato e prendendolo sotto braccio gli ordina di salire a casa. Al quinto piano ci sono altri due componenti del "commando" armati anch'essi. L'imprenditore è terrorizzato obbedisce e, dopo aver suonato il campanello, si fa aprire la porta del suo appartamento, dove ci sono la moglie di 72 anni e la collaboratrice domestica.

I FATTI

I banditi sono senza scrupoli: volto travisato, guanti e non proferiscono parola per non farsi tradire dall'accento. Agguato di una violenza cieca. Prima le botte, poi i cerotti davanti alla bocca e sugli occhi dei tre malcapitati, tutti rinchiusi in bagno. Infine, vanno spediti in camera da letto per mettere le mani sul bottino. Come se sapessero già dove agire. Hanno, poi, costretto l'uomo a farsi dire la combinazione della cassaforte. Ma non solo. Sapevano che in casa c'era una seconda cassaforte, per questo sono tornati in bagno, hanno puntato le armi alla tempia della donna e il marito ha subito rivelato la posizione della seconda cassaforte, dove i ladri hanno trovato il grosso del bottino: soldi, gioielli ma soprattutto orologi di grande valore. Oltre 200mila euro, il totale del bottino. A spasso spedito scendono i cinque piani a piedi e si danno alla macchia. Sulle loro tracce ora ci sono i carabinieri del Gruppo Ostia.

A dare l'allarme sono stati i vicini che hanno allertato le forze dell'ordine: «Abbiamo solo sentito un gran trambusto - racconta ancora sotto choc una delle inquiline del palazzo al civico 1 di via San Quiriaco - poi ho sentito i passi pesanti, le corse per le scale e il portone che sbatteva forte mi sono spaventata e ho chiamato il 112». I militari hanno fatto irruzione nell'appartamento trovando gli anziani e la donna delle pulizie a terra con viso incerottato e polsi legati. Hanno liberato e soccorso i tre malcapitati ed effettuato i rilievi. Il reparto investigativo dei carabinieri stanno scandagliando ogni dettaglio. Dal passato professionale e non dell'anziano imprenditore agli scenari più attuali, come le numerose denunce presentate dai coniugi contro gli schiamazzi notturni prodotti da uno dei locali della zona. «Questa strada - dicono i vicini della coppia - è diventata un ritrovo di pusher e gente poco raccomandabile è probabile che qualcuno abbia notato il benessere economico dei due anziani coniugi e li possa aver seguito per giorni». Di certo, gli inquirenti si trovano a fare i conti con un piano criminale di una precisione chirurgica: l'attesa del rientro dell'uomo, i complici già posizionati davanti alla porta e pronti a entrare in azione, il luogo dove erano nascosti i soldi. Nulla al caso.

LE IPOTESI

Circostanze che spaventano, ma che fanno anche pensare ad altro. La possibilità che qualcuno possa aver offerto una soffiata ai banditi, oppure la presenza di una holding criminale specializzata in "colpi di lusso". In quel quadrante di Ostia abitano molti imprenditori facoltosi e titolari di attività prestigiose del Lido. Non è escluso nemmeno che la gang possa aver compiuto appostamenti, pedinamenti e magari osservazioni dall'alto con l'utilizzo di droni. Non a caso, da mesi sul litorale numerosi sono stati gli avvistamenti di dispositivi "hi-tech" davanti a balconi e finestre. La fuga del "commando" sarebbe stata ripresa dalle tante telecamere presenti lungo la strada.
 

Ultimo aggiornamento: 13:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA