Matias, il bambino-genio di Ostia: «Non ci sono classi per lui, è prigioniero della sua intelligenza»

Il piccolo a sei mesi già camminava: «A cinque anni faceva le radici quadrate»

Mercoledì 7 Dicembre 2022 di Moira Di Mario
Matias, il bambino-genio di Ostia: «Non ci sono classi per lui, è prigioniero della sua intelligenza»

Prigionieri della loro genialità. Vengono definiti plusdotati. Sono bambini con un quoziente intellettivo fuori dal comune. Un fenomeno sommerso fino a qualche anno fa, poco studiato, che inizia ora ad affacciarsi con sempre maggiore frequenza anche grazie alla Fondazione Roma Litorale che aiuta circa quattrocento bimbi speciali e le loro famiglie ad affrontare la vita quotidiana. È il caso di Matias, 9 anni, che oltre all'iperdotazione cognitiva soffre anche di uno spettro autistico ad alto funzionamento. «A 3 anni leggeva e scriveva senza che avesse ricevuto alcun insegnamento racconta mamma Laura ha iniziato a farlo sulla lavagna a parete che avevamo messo nella sua stanza».

I genitori sono rimasti di stucco. Alla materna era lui a leggere le fiabe ai compagni. In prima elementare riusciva a fare operazioni matematiche con le radici quadrate. Un piccolo genio, insomma, che tuttavia «presentava un importante deficit nel linguaggio aggiunge la signora Laura Matias era iperattivo e stargli dietro non era semplice. Le prime diagnosi furono confuse: autismo, iperattività, disturbo del linguaggio e del comportamento. La nostra fortuna è stata trovare i professionisti della Fondazione che ci hanno indirizzati a centri in grado di fare una vera diagnosi».

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Una strada in salita che i genitori hanno affrontato grazie all'aiuto di Alba Bettoschi, la neuropsichiatra infantile, responsabile dell'area età evolutiva della Fondazione. «A scuola il confronto con i compagni e gli insegnanti, pur essendo apertissimi, è sempre stato difficile. Si annoiava e questo amplificava la sua iperattività e frustrazione», aggiunge la mamma. In prima e seconda elementare Matias già sapeva molte delle nozioni che venivano impartite e così per evitare l'iperattività e convogliare positivamente la sua necessità di scoperta, i genitori hanno accettato che saltasse una classe, passando dalla seconda direttamente in quarta. «Non è stato semplice conclude la signora Laura - ma grazie alla sensibilità e alla capacità della maestra di spiegare ai compagni le difficoltà di mio figlio, Matias è riuscito a integrarsi in un nuovo gruppo già affiatato». Il bambino ora riesce anche a seguire le sue passioni. Il sabato suona la batteria e due volte a settimana si allena a calcio. «Matias - spiega la dottoressa Bettoschi - presenta una estrema maturità cognitiva alla quale fa da contraltare una immaturità emotiva molto forte. Abbiamo iniziato una serie di interventi cognitivo comportamentali sia a casa che a scuola a cui associamo interventi assistiti con gli animali in un maneggio di Fiumicino e un parent training con la famiglia». E per non perdere questi bambini speciali dalla settimana prossima sarà attivo presso la Fondazione uno sportello a cui ci si potrà rivolgere per diagnosticare plusdotazioni e altri disturbi.
 

Ultimo aggiornamento: 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA