Roma-Lido, l'odissea infinita: due treni ai box, ne restano solo 4. I pendolari: «Riduciamo il percorso»

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Flaminia Savelli
Roma-Lido, l'odissea infinita: due treni ai box, ne restano solo 4. I pendolari: «Riduciamo il percorso»

Un treno in manutenzione e uno in officina per un guasto tecnico. La flotta della Roma Lido perde ancora i pezzi. Da ieri sono solo quattro i treni che viaggiano lungo i 28 chilometri di binari tra il litorale e la Capitale.

Secondo una prima stima, il traffico ferroviario è già calato del 30%. Dunque meno corse e tempi di attesa che si allungano ancora. Con i pendolari, quelli più stremati, che auspicano addirittura la chiusura della fermata Piramide. Un sistema - quello delle chiusure delle stazioni - applicato nel 2021 quando era stato necessario sospendere in alcuni tratti il servizio per consentire gli interventi di manutenzione. In questo caso però, secondo i pendolari, consentirebbe di guadagnare corse e minuti preziosi. Intanto da ieri mattina - e fino a quando il treno guasto non tornerà operativo - disagi e ritardi si registreranno anche nei prossimi giorni. I meccanici delle officine stanno lavorando al massimo della velocità. L'obiettivo è far rientrare il mezzo entro lunedì. In attesa che il piano di ristrutturazione sulle Frecce del Mare prenda il via.

GUASTI E RIENTRI

Il maxi piano di ristrutturazione - da 180 milioni di euro - era stato annunciato nel 2021 dalla Regione Lazio. A partire dalla «cessione di ramo d'azienda» da Atac ad Astral e Cotral, le due aziende pubbliche regionali che fra sei mesi ne prenderanno il controllo totale. La prima per la parte della manutenzione e gestione infrastrutturale, la seconda per la guida dei treni. Allo stesso tempo, è stato annunciato l'acquisto di undici treni che una volta in servizio, assicureranno una corsa ogni sei minuti. Quindi il piano di interventi: due milioni di euro per le opere civili di linea e nelle stazioni, un milione per il completamento delle recinzioni e per le barriere fonoassorbenti. Altri 9 per il risanamento e sostituzione delle canaline porta cavi, 40 milioni per il rinnovo dell'armamento. Poi ancora 14 milioni saranno destinati al potenziamento e risanamento della linea elettrica di contatto, 8 m milioni per l'aggiornamento del sistema di segnalamento.

Le revisioni

Allo stesso tempo, è stato avviato il programma per le revisioni. Come per il Caf che dopo gli interventi di manutenzione, era rientrato sui binari anche con una nuova veste. Il treno blu, chiamato dai pendolari il principe azzurro però, una volta riattivato (25 novembre) è tornato in officina già quattro volte. Già a una manciata di giorni dal taglio del nastro - il 7 dicembre - era stato necessario trasferirlo in officina per un guasto tecnico al sistema delle porte elettriche. Quindi, durante le piogge abbondanti delle scorse settimane, l'acqua è entrata all'interno dei vagoni. Ancora un guasto il 5 gennaio. E ancora una volta, le porte si sono bloccate. Secondo i meccanici, il problema sarebbe strutturale: in sostanza, durante gli interventi di revisione eseguiti in un maxi impianto in Emilia Romagna, alcune parti non sarebbero state assemblate correttamente. Per i meccanici romani solo un'ipotesi, mentre proseguono a riparare i guasti al sistema meccanico e tecnico. Con la preoccupazione, per i prossimi giorni. Perché, appunto, i treni attualmente in funzione sono solo quattro lungo l'intera linea.

 

Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA