Roma, bar e ristoranti sfidano i divieti: servizio ai tavoli anche a cena

Sabato 30 Gennaio 2021 di Francesco Pacifico
Roma, bar e ristoranti sfidano i divieti: servizio ai tavoli anche a cena

Da lunedì il Lazio torna in zona gialla.

E bisognerà aspettare un’altra domenica (quella del 7 febbraio) per poter mangiare a pranzo fuori nel giorno più canonico. Ma ci sono ristoratori ai quali non basta questa apertura: loro da lunedì serviranno al tavolo anche la cena, infischiandosene dell’obbligo di stop alle 18. Anzi, a essere precisi, sono giorni che stanno già infrangendo la legge tenendo aperti e facendo sedere i loro clienti a pranzo e a cena. La loro è una forma di disobbedienza civile rinfocolata dalla disperazione di non riuscire a pagare i conti. Anche incuranti delle multe. Che non mancano, come dimostra l’osteria sanzionata sulla Colombo giovedì scorso.

A Roma, anche nei giorni di zona arancione quando gli esercenti della somministrazione di cibi e bevande non potevano far entrare nessuno nei loro locali, sono una quarantina i ristoranti aperti nonostante i divieti. E da domani saranno pronti a estendere la loro attività anche alla cena, quando le regole prevedono solo l’asporto e il delivery. Una ventina fa parte dell’associazione “Ioapro”, che oggi alle 15 terrà un presidio davanti Montecitorio. Come Viviana Dabash, proprietaria di un “libanese” a piazza Dante. «Se le mura non fossero mie, avrei già abbandonato. Ma mi sono venduta l’oro: la situazione è miserrima, qui di gente se ne vede poca dopo i lavori alla piazza durati anni. Volete che mi faccia problemi a servire ai tavoli chi vuole mangiare. Le multe? I controlli? Ma ora il problema è resistere».

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I controlli

I controlli, appunto. Spiega Giustino D’Uva, legale di «Io Apro»: «Finora, e per lo più, le forze dell’ordine sono andate nei ristoranti e nella stragrande maggioranza dei casi, hanno preso soltanto le generalità dei clienti e dei gestori, senza elevare verbali. Ma arriveranno. E noi siamo già pronti con i ricorsi, al Prefetto e poi al giudice di Pace, facendo notare che le sanzioni sono enunciate soltanto nel Dpcm di marzo. Nei successivi c’è solo un richiamo, che finisce per creare un vizio formale, anche perché allora si era in lockdown». Le forze dell’ordine si muoveranno con cautela, non sono mancate multe e chiusure: giovedì sera i vigili hanno sanzionato il titolare di un’osteria e sette clienti sulla Colombo. Roberto Foffo, con 10 ristoranti in città, fa sapere che «da me è stata multata anche una signora disabile che aveva avuto un calo di zuccheri, e per questo l’avevamo fatta sedere e dato un tiramisù».

Saputo del passaggio in zona gialla, il governatore Nicola Zingaretti ha fatto «un appello agli esercenti dei locali: continuate a far rispettare tutte le regole, soprattutto sulle presenze al chiuso». Aldo Distante, che al Villaggio Prenestino ha aperto un ristorante di pesce, replica: «Voglio dire alla politica, visto che non ci sono i soldi per i ristori, almeno fateci lavorare. Io i tavoli li distanzio da prima del Covid e sanifico i bagni ogni volta che uno ci entra. Perché teniamo aperto? Perché sono finiti i soldi, ho 4.800 euro arretrati solo di spazzatura. Mercoledì ho incassato 120 euro, il giorno dopo 40! La verità è che io lavoro la sera e mi guardo come se fossi un delinquente». Giancarlo Gilardini, che opera a Tor Marancia, fa sapere di «imporre ai clienti anche il cambio di mascherina. Io e il mio socio da 3 mesi non prendiamo neppure lo stipendio, i miei dipendenti sono in arretrato con la Cig, e io dovrei buttare la roba che compro perché non ci fanno lavorare?». Riaprirà la sera nei prossimi giorni in zona Clodio anche Davide Agnello: «È una forma di protesta? Sì, ma anche di sopravvivenza. Finora poi nessuno è passato a controllare. Ma poi che male facciamo?». Aggiunge, al riguardo, Alessandro Rubini, che gestisce una pizzeria a Centocelle: «Non è che poi i clienti siano tanti. Ma molti ci chiedono di aprire. Io mi sono stancato di gettare nella spazzatura la roba da mangiare, soprattutto in un momento di crisi come questo.»

Ultimo aggiornamento: 00:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA