Roma choc, una 14enne denuncia:
«Io, violentata a Campo de’ Fiori»

Sabato 3 Agosto 2019 di Pier Paolo Filippi e Alessia Marani
Roma choc, una 14enne denuncia: «Io, violentata a Campo de’ Fiori»

Un incubo. Stuprata da un uomo che l’ha fatta bere e ubriacare fino a renderla incapace di opporre alcuna resistenza. Nelle grinfie dell’aguzzino che prima l’ha invitata a trascorre un po’ di tempo insieme in un bar di Campo de’ Fiori, nel pieno Centro di Roma, e poi l’ha violentata. La vittima ha solo quattordici anni ed è una ragazzina italo-tedesca. 

Ieri pomeriggio, poco dopo le 16,30, alcuni passanti l’hanno soccorsa mentre era in lacrime e si aggirava sconvolta e sperduta in via Alberto Ferrero, vicino all’ingresso della metro A Flaminio, a due passi da Villa Borghese. Un passante ha chiamato la polizia e un’ambulanza. L’adolescente è stata portata al pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I dove l’ha raggiunta la mamma insieme con alcuni funzionari dell’ambasciata tedesca.

Confusa e dolorante, è stata accolta dai sanitari e affidata anche alle cure di una psicologa che le è stata accanto fino a tarda sera. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’intera vicenda. In ospedale insieme agli agenti del commissariato Villa Glori sono accorsi i colleghi della IV Sezione per i reati contro i minori della Squadra Mobile che hanno cominciato a raccogliere, non senza difficoltà, le parole della quattordicenne, ancora sotto choc, molto confusa e stordita. Ma la sua versione sarebbe ritenuta attendibile anche se ogni circostanza resta ancora tutta da verificare. Al policlinico è anche arrivato il magistrato del pool anti-violenze della procura di Roma coordinato da Maria Monteloene. 

La giovane ha denunciato di essere stata avvicinata da un individuo mentre passeggiava per Campo de’ Fiori. «Mi ha offerto da bere, ma subito l’alcol mi ha dato alla testa», ha raccontato. Non è chiaro, a questo punto, se la violenza si sia consumata sempre nel rione nel primo pomeriggio e poi la ragazza sia riuscita a raggiungere in qualche modo il Flaminio, oppure se l’uomo si sia offerto di accompagnarla verso casa e, poi, durante il tragitto si sia appartato con lei nel parco di Villa Borghese. Ieri sera gli investigatori stavano cercando di mettere insieme tutti i tasselli del rebus. Non è escluso che nei cocktail serviti alla ragazza, l’uomo possa avere mischiato benzodiazepine per renderla disinibita e non pienamente cosciente, un caso di “drink spiking” come conosciuto nei paesi anglosassoni, in cui aggiungere tali sostanze è reato. Che l’aggressore possa avere abusato della minorenne dopo averla fatta bere configura, comunque, è un’aggravante che peserebbe sull’accusa. Gli agenti avranno risposte una volta individuato il bar della bevuta, ma già stanno acquisendo le immagini delle telecamere nei pressi del punto più vicino al quale la quattordicenne è stata soccorsa. 

Roma si conferma una città ostile per le donne, soprattutto straniere. La mente va a un’altra giovane tedesca, Vera Heinzel, di vent’anni, che nell’estate del 2004 venne avvicinata da un 21enne sulla scalinata di Trinità dei Monti, invitata a passare la serata in discoteca e poi trascinata, violentata e lasciata morire in una baracca sul Tevere. Tante, troppe le violenze nei confronti del gentil sesso. Soprattutto di turiste che meno conoscono la città, che più facilmente si lasciano irretire da balordi e malintenzionati. Nel settembre del 2017 una tedesca di 57 anni venne trovata nuda e legata a un palo proprio nel parco di Villa Borghese. 

Allora in prefettura si tenne un comitato straordinario (a cui ne seguirono altri) in cui furono annunciate delle misure per garantire la sicurezza delle donne nella Capitale. Tra le prime misure invocate, c’era il rafforzamento degli impianti di videosorveglianze che, però, continuano a latitare nella Capitale. Erano previste anche campagne di informazione con la distribuzione di opuscoli e la diffusione di app dedicate alle turiste che soggiornano nella Città Eterna, ma di cui si è persa ogni traccia.
 

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