Torna in libertà Vincenzo Nardulli, esponente di avanguardia nazionale finito ai domiciliari con l'accusa di lesioni, rapina e minacce per l'aggressione al cronista e al fotografo dell'Espresso Federico Marconi e Paolo Marchetti, avvenuta nel cimitero del Verano a Roma il 7 gennaio scorso mentre era in corso una commemorazione dei morti di Acca Larentia. Lo ha deciso il tribunale capitolino accogliendo l'istanza presentata dal suo difensore, l'avvocato Alessio Pomponi. Per gli stessi fatti è imputato nello stesso procedimento Giuliano Castellino, esponente romano di Forza Nuova che si trova detenuto in carcere.
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