Alexander Zokalj, che tutti però chiamano Sasha, è seduto nella sala d’aspetto del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I.
Signor Zokalj, cosa è accaduto mentre eravate a Villa Borghese?
«Volevamo andare al laghetto di Villa Borghese perché mia figlia ci teneva a visitarlo, al mattino eravamo andati a visitare il Vaticano, ci eravamo incamminati ma poi ad un certo punto il tempo ha iniziato a guastarsi, stava per piovere e allora abbiamo deciso di prendere l’autobus per tornare nell’appartamento dove soggiorniamo e poi quel colpo».
Si riferisce al fulmine che ha colpito in pieno l’albero crollato poi addosso a sua moglie.
«C’era stata un’esplosione prima e ho pensato fosse una bomba, abbiamo avuto un attimo di esitazione poi l’albero è caduto ed è caduto su mia moglie e io e i miei figli siano riusciti a schivarlo».
È stata una disgrazia.
«Esattamente, anche se io in vita mia non ho mai visto un fulmine abbattersi su un albero».
Immagino sia molto provato e preoccupato, ma si ricorda la dinamica del crollo?
«Abbiamo visto l’albero crollare, mia moglie correva ma correva proprio sotto all’albero, è caduta e poi il fusto e anche i rami l’hanno colpita dappertutto».
Quando eravate arrivati a Roma?
«Solo venerdì, noi viviamo in una piccola città vicino a Zagabria, stamattina (ieri ndr) eravamo andati in giro, a San Pietro, poi questa tragedia».
Come mai proprio Roma? È la prima volta che visitate la Capitale?
«Sì, non eravamo mai venuti, è stata mia moglie Renata a sceglierla come destinazione per una breve vacanza, un lungo weekend con i figli. Eravamo tutti entusiasti di visitare la città per la prima volta ma dopo quello che è successo credo che non torneremo mai più».
Ha avuto modo di parlare con sua moglie dopo l’arrivo in ospedale?
«Non le ho potuto parlare e ancora non ho parlato con i medici, sono solo entrato un attimo e l’ho vista da lontano».
I vostri prossimi programmi quali erano?
«Avremmo voluto vedere questo laghetto e poi avremmo cercato un posto per mangiare qualcosa e saremmo rientrati nell’appartamento vicino a San Pietro».
E nei prossimi giorni?
«Abbiamo un volo per tornare a casa lunedì ma non so se potremmo prenderlo».