Roma, variante brasiliana: allerta sui mezzi pubblici. Contagi da Ostia al Centro

Domenica 28 Febbraio 2021 di Lorenzo De Cicco
Roma, variante brasiliana: allerta sui mezzi pubblici. Contagi da Ostia al Centro

Un caso a Ostia. Un altro a viale Marconi. Uno in Centro storico. Un altro ancora ad Acilia. I contagi confermati di variante brasiliana si moltiplicano nei bollettini delle Asl di Roma. Gli ultimi rapporti sono arrivati nel weekend, dopo l’analisi dell’Istituto superiore di sanità sui campioni prelevati a caso dai vari distretti sanitari. Il territorio che pare maggiormente colpito è il quadrante Sud, la lingua di città che da Monteverde si allunga fino all’Ostiense e poi ancora verso Acilia, il litorale, fino a Fiumicino. Una donna positiva al Covid, che lavora in Centro storico ma risiede a Ostia, è stata trovata positiva al Covid dall’Asl Roma 3.

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Il campione è stato sequenziato ed è stato rintracciato il ceppo P.1, quello brasiliano: la mutazione che, in base ai primi studi condotti a Manaus in Amazzonia, suggerisce una maggiore trasmissibilità e una propensione alla reinfezione.

La donna ha raccontato ai tecnici del Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) di avere utilizzato abitualmente i mezzi pubblici, prima di mostrare i primi sintomi. In particolare la ferrovia Roma-Lido. Quando è arrivato il referto del sequenzimetro che ha confermato la variante brasiliana, era già in quarantena da 48 ore. Ma l’ultima circolare del Ministero della Salute sulle varianti impone alle Asl di considerare i contatti anche a basso rischio (meno di 15 minuti di vicinanza) negli ultimi 14 giorni, non solo negli ultimi due. 

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Un altro caso di “brasiliana” è stato confermato sempre all’Asl Roma 3, ma riguarda un addetto delle pulizie, classe 1965, che lavora all’Umberto I, il più grande policlinico d’Europa. Il dipendente, residente a viale Marconi, ora è ricoverato all’Icc Casalpalocco. Un altro caso scovato sempre nel X Municipio riguarda un pensionato, mentre nell’Asl Roma 1 è venuto fuori un altro positivo alla variante brasiliana, oltre al cluster già registrato nella scuola Sinopoli-Ferrini, al Salario.

Un particolare allerta gli esperti del tracciamento: nessuno dei positivi alla brasiliana aveva viaggiato all’estero di recente. «Questo conferma che ci troviamo davanti a varianti che già circolano da settimane», spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e virologo del Policlinico Tor Vergata. «Qui al policlinico - aggiunge - ormai il 46% dei ricoverati ha la variante inglese, che peraltro si sta già modificando in Italia. Per questo dobbiamo accelerare sulla vaccinazione». Sul ceppo brasiliano, aggiunge, «il problema è che potrebbe avere una seppur parziale resistenza all’immunità vaccinale, un aspetto che dovremo controllare nei prossimi studi».

 

DOPPIA MASCHERINA

Per difendersi dalle varianti alcuni studiosi suggeriscono l’utilizzo della doppia mascherina. Spiega Luigi Toma, infettivologo dell’Ifo: «La doppia mascherina può rafforzare la protezione; quella di tipo Ffp2 fondamentalmente mi protegge ma tutela meno chi mi è vicino, mentre per quella chirurgica vale il contrario. Soprattutto dove ci sono molte persone, è utile indossarle entrambe».
 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 14:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA