Vaccino Lazio, per le somministrazioni dai medici di base controlli contro i furbetti delle dosi

Lunedì 22 Marzo 2021 di Camilla Mozzetti
Vaccino Lazio, per le somministrazioni dai medici di base controlli contro i furbetti delle dosi

Le indicazioni sono chiare e valgono tanto per i centri vaccinali quanto per i medici di famiglia. E pur di fronte all’obiettivo di aumentare quanto più possibile le vaccinazioni nel Lazio (ieri si è arrivati a quota 800 mila) si deve seguire il crono-programma diviso per fasce d’età e per soggetti fragili o a rischio in quanto affetti da altre patologie.

Il controllo negli hub vaccinali sulla corretta somministrazione delle dosi e pure sulla gestione di quelle che possono avanzare nel corso della giornata per disdette dell’ultimo minuto funziona come un orologio svizzero: “imbucare” qualcuno dei non prenotati è impossibile.

Roma, tutti i centri dove fare il vaccino e quale farmaco somministrano

E lo stesso meccanismo deve essere garantito anche dai medici di famiglia. In sostanza, somministrazioni “eccezionali” non saranno ammesse e la Regione è pronta a controllare a campione i camici bianchi sul corretto uso delle fiale. Il modello sarà poi esteso anche ai farmacisti quando entreranno nella campagna.

LE VERIFICHE

«Il piano vaccinale è noto ed ogni medico deve rispettarlo in scienza e coscienza - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato - Le categorie di gravi vulnerabilità vanno fatte indipendentemente dall’età ed i medici possono in questo caso somministrare il Pzifer» ma nell’ipotesi in cui emerga la vaccinazione sempre con Pfizer di un 21enne senza patologie e non rientrante nei target di vulnerabilità la Regione è pronta a segnalare il caso alle autorità. Nelle prossime settimane proprio i camici bianchi riceveranno un numero maggiori di dosi, (ad oggi le consegne sono state più di 58 mila) anche se per la settimana appena iniziata è verosimile credere che riceveranno ancora un solo flacone AstraZeneca a testa per via delle “magre” consegne. Ad ogni vaccinazione deve corrispondere la registrazione sul portale della Regione che avvierà dunque un controllo a campione su tutti i 2.200 medici impegnati nella campagna analogamente a quello che avviene negli hub.

 

I DOVERI

«È obbligatorio inserire i dati in anagrafe vaccinale che rimangono indelebili per i controlli - conclude D’Amato - Il famoso 21 enne se non è associato ad un codice esenzione emerge facilmente e saranno segnalati alle autorità competenti». I medici rispondono di essere consapevoli dei propri doveri: «Vaccinare anche con una dose che può avanzare a fine giornata il figlio - commenta Alberto Chiriatti vice segretario regionale della Fimmg - non è possibile se non si appartiene alle categorie indicate dal piano, come accade negli hub i medici di famiglia devono chiamare i pazienti previsti per il giorno seguente». Intanto i contagi restano alti. Ieri i nuovi positivi erano 1.793, una trentina in meno rispetto a sabato ma sono diminuiti anche i tamponi (-2.664). Il dato rassicurante riguarda i decessi: in calo di nove unità ma aumentano i ricoveri e le terapie intensive. 

Ultimo aggiornamento: 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA