Vaccini in ritardo, richiami a rischio nel Lazio per metà pazienti

Mercoledì 20 Gennaio 2021 di Alessia Marani e Camilla Mozzetti
Vaccini in ritardo, richiami a rischio nel Lazio per metà pazienti

La Pfizer ha dato “buca”. É saltata la consegna delle 32.760 dosi di vaccino assicurata per ieri. Dovrebbero arrivare oggi nei 20 hub regionali. Dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, perché nel momento in cui esiste un’unica arma certificata contro il Covid, regna l’incertezza più totale.

Nessuno sa e può sapere, in Regione, quando e quante partite arriveranno. Tanto che lo stesso assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, rileva che «questa modalità a singhiozzo crea numerosi problemi organizzativi a tutto il sistema». Tradotto: ci sono le scorte - le dosi di vaccino accantonate pari a un terzo di quelle ricevute finora, ossia cinquantamila - che danno una autonomia di due settimane, ma se gli stop alle spedizioni dovessero ripetersi, allora rischia di saltare la fase due della campagna vaccinale che riguarda 470mila ultraottantenni e, soprattutto, un richiamo su due per chi è stato già vaccinato.

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Al momento in tutto il Lazio sono state effettuate 115mila iniezioni; alcune Asl, per esempio la 1 di Roma Centro, hanno già terminato la somministrazione a tutti gli ospiti delle Rsa ed è pronta per avviarla nelle case di riposo. Da lunedì partiranno le prenotazioni del vaccino presso le aziende sanitarie o i medici di base che si sono resi disponibili da parte degli over 80, ma se da Pfizer non saranno consegnate le dosi, tutto rischia di rimanere impantanato e slittare nel tempo. A oggi sono state vaccinate persone al ritmo di diecimila al giorno, settantamila in una settimana, quindi le scorte basteranno a coprire un paio di settimane. Un rallentamento nella battaglia contro il Covid per tornare alla normalità è da scongiurare assolutamente. La fase 2, quella in cui era inizialmente previsto un incremento delle consegne, adesso rischia invece di ricevere addirittura meno dosi. E i contraccolpi potrebbero esserci anche sui richiami. Nella male augurata ipotesi che la Pfizer smetta di consegnare anche per due settimane, le dosi accantonate dalla Regione non basterebbero a coprire i richiami. Il sistema funziona così: ogni vaccinato non ha da parte per sé, a suo nome, la seconda dose. Al momento della prima vaccinazione il sistema dà solo l’appuntamento dopo 21 giorni. Finora il Lazio ha ricevuto 150 mila dosi, un terzo (pari a 50mila fialette) è stato messo da parte ma i primi vaccinati superano già quota 100mila. Ciò significa che se appunto Pfizer dovesse bloccare o ritardare ulteriormente le consegne, la “riserva” basterebbe a soddisfare la metà dei richiami da fare.

LA GIORNATA
Intanto, ieri i contagi nel Lazio sono aumentati. La curva non sale vertiginosamente, ma nemmeno scende più di tanto, motivo per cui l’allerta resta alta. Gli esperti sono sul chi-va-là in attesa anche di valutare l’impatto degli spostamenti dovuti alla riapertura delle scuole secondarie in presenza. Ieri, su quasi tredicimila tamponi effettuati (+2.891) e oltre ventitremila antigenici per un totale di oltre trentaseimila test, si sono registrati 1.100 casi positivi (+228), 59 decessi (+43) e 3.150 nuovi guariti. Sono diminuiti i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi si attesta all’8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 3%. I casi a Roma città sono a quota 500.

Gli esperti sono preoccupati: se da una parte la curva dei contagi non sale, dall’altra nemmeno scende più di tanto. Inoltre, c’è l’incognita della ripresa in presenza delle lezioni nelle scuole superiori secondarie. D’Amato rinnova l’appello agli studenti perché usufruiscano della possibilità di sottoporsi al tampone antigenico gratuitamente: su oltre 34 mila prenotazioni disponibili, infatti, i posti prenotati e utilizzati sono stati solo 11.025 pari a circa il 31%. I presidi avevano chiesto che lo screening potesse essere effettuato in drive in allestiti presso le scuole per invogliare e facilitare l’accesso ai ragazzi. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA