Nel piano vaccini del Lazio entrano vigili urbani, detenuti e soggetti «vulnerabili»: quindi cardiopatici, diabetici, chi ha una malattia epatica o respiratoria.
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Pazienti vulnerabili
Altra novità: da metà marzo si procederà con la vaccinazione dei detenuti, sempre sfruttando l’AstraZeneca, raccomandato per il momento a chi ha meno di 55 anni (ma l’Aifa potrebbe decidere di alzare l’asticella a 65 anni). L’assessore D’Amato ha voluto accelerare la campagna di somministrazione per i soggetti vulnerabili: «Saranno presi da subito in carico dalle strutture sanitarie purché rientrino nelle fasce individuate dal Ministero». Fa parte della categoria chi è affetto da grave obesità, chi ha malattie respiratorie, cardiocircolatorie, diabete, fibrosi, malattie epatiche, cerebrovascolari, patologie oncologiche, insufficienze renali. Si partirà a marzo, le modalità di prenotazione saranno individuate a breve.
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Bidelli pendolari
Domani partiranno le prenotazioni del personale scolastico under 55, si procederà per fasce di età secondo questo calendario: chi ha tra i 45 e i 55 anni potrà riservare un appuntamento per la prima e la seconda dose dal 18 febbraio; chi ha tra i 35 e i 44 anni potrà prenotare dal 22 febbraio; per gli under 34 si parte con i clic dal 26 febbraio. L’indirizzo è prenotavaccino-covid.regione.lazio.it. Esclusi (oltre naturalmente agli studenti) prof e bidelli che non risiedono nel Lazio. I pendolari - migliaia, tra gli inservienti - dovranno vaccinarsi nella regione di appartenenza, come prevedono le indicazioni nazionali. La Pisana promette controlli anti-furbi.
Dal primo marzo ci si potrà vaccinare anche dal medico di base: il prossimo mese toccherà ai 55-54enni, ad aprile a chi ha tra i 53 e i 52 anni, a maggio alla fascia d’età 51-50. E si procederà a questo ritmo a giugno (49-48 anni), a luglio (47-46), ad agosto (45-44 anni). Il turno degli under 40 al momento sarebbe oltre settembre. Ma si spera in un’accelerazione se l’Ema e l’Aifa approveranno nuovi farmaci nelle prossime settimane. I medici di base riceveranno un bonus per le vaccinazioni, l’accordo è stato ufficializzato ieri: 10 euro per ogni dose somministrata - si sale a 18,9 per quelle a domicilio - più un incentivo da 5 euro per paziente vaccinato se lo studio avrà immunizzato almeno il 60% dei mutuati. Ad oggi nel Lazio sono state vaccinate, con tanto di richiamo, 116mila persone, le dosi somministrate sono 296mila, di cui 55mila ad ultra-ottantenni.
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