Vaccini, i pediatri: il Lazio garantisca l'antipneumococco a 13 valenze contro la meningite

Giovedì 21 Febbraio 2019
Un bambino vaccinato
«La Regione Lazio garantisca la vaccinazione contro le meningiti causate da pneumococco a 13 valenze come è stato finora: una retrocessione di questa copertura vaccinale a 10 valenze sarebbe molto grave». È quanto afferma il segretario della Cipe-Confederazione italiana pediatri del Lazio, Antonio Palma.

«Come Cipe Lazio avevamo già lanciato l’allarme, mesi fa, sulle possibili gravi conseguenze che una scelta scellerata di questo tipo avrebbe potuto comportare - aggiunge Palma - Dal Belgio, in questi giorni, è arrivata la conferma a quanto sosteniamo: tempo fa le autorità sanitarie locali avevano scelto di utilizzare un vaccino a più bassa protezione verso le meningiti causate da pneumococco (a 10 valenze anziché 13) ma sono dovute ritornare a raccomandare l’utilizzo del vaccino a più ampia copertura possibile, appunto il 13 valente. 

Nel periodo di utilizzo del vaccino a 10 valenze, infatti, i sierotipi non inclusi sono aumentati di oltre dieci volte, destando sgomento tra gli addetti ai lavori per le gravi conseguenze sulla salute dei bambini. Oltretutto, il dato assume particolare rilevanza in quanto il sierotipo maggiormente implicato è il 19 A (contenuto nel vaccino a 13 valenze e non in quello a 10 valenze) noto per la sua antibioticoresistenza».

«Per non ripetere la fallimentare esperienza belga, unico paese al mondo ad aver operato questa regressione vaccinale, rivolgiamo un appello alle autorità regionali, al governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all'assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, e al direttore regionale della Sanità, Renato Botti, affinché la priorità assoluta sia quanto sinora assicurato per la massima protezione di tutti i nuovi nati attraverso la vaccinazione comprensiva di tutti i 13 sieri» conclude Palma.
 
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