Lazio, vaccini in farmacia: al via 5 nuovi hub. «Pronti a creare distretti per iniettare Pfizer»

Venerdì 23 Aprile 2021 di Camilla Mozzetti
Vaccini in farmacia, al via 5 nuovi hub: «Pronti a creare distretti per iniettare Pfizer»

Stanno ultimando i corsi per essere abilitati a vaccinare anche loro i pazienti alla stregua dei medici. E attendono dalla Regione il via libera per partire. Mille le farmacie del territorio che hanno dato la propria disponibilità alla campagna ma che ora con il cambio sull’età per la somministrazione del Johnson&Johnson (non più ai “giovani” ma agli over 60) si trovano senza farmaci.

In un primo momento infatti il nuovo vaccino era destinato alle farmacie perché più facile da gestire sia per la catena del freddo che per la somministrazione (una sola dose senza richiamo).

Poi, con il cambio deciso a livello europeo, nel Lazio lo scenario è cambiato: «Gli hub regionali già vaccinano gli over 60 e la maggior parte dei residenti si stanno prenotando sul portale - spiega il segretario regionale dell’AssoFarm Marco De Martinis - dunque non avremmo più una platea così numerosa a meno che non decidano di assegnarci i vaccini ad mRna come Pfizer e Moderna».

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Per far questo però bisogna innanzi tutto avere dei locali e delle attrezzature che possano permettere la conservazione e l’erogazione del vaccino. «Frigoriferi - prosegue De Martinis - ma anche ambienti che non possono essere solo i gazebo se pensiamo alle vaccinazioni da fare in piena estate con il caldo». Per questo la categoria è pronta anche a prendere in affitto dei locali, al fine di allestire dei piccoli centri vaccinali «Coordinando anche più farmacisti - prosegue il segretario regionale dell’AssoFarm - in un unico centro ed essendo disposti a trattare i vaccini a mRna». Intanto, dopo il via alle vaccinazioni nelle carceri, dalla scorsa notte sono partite le prenotazioni nei 5 nuovi hub della Regione: gli Studios di Cinecittà, il centro commerciale Porta di Roma, via Quirino Majorana, l’area della Vela di Calatrava al policlinico di Tor Vergata, l’Outlet di Valmontone.

«Fino a 40mila dosi al giorno»

In questi ultimi due centri, concepiti come dei “drive-in” del vaccino, verrà somministrato il Johnson&Johnson mentre negli altri la campagna proseguirà con il Pfizer. In questo modo la capacità di somministrazione arriverà presto «a 40 mila dosi al giorno», spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato (ieri la quota è stata di 35 mila) riducendo così il “divario” tra l’obiettivo nazionale e la reale capacità di somministrazione inficiata finora dalla penuria delle dosi. All’aumento delle vaccinazioni dovrebbe seguire una riduzione dei contagi che ancora restano alti. Ieri nel Lazio si sono registrati più di 1.300 nuovi positivi, un dato in crescita seppur più contenuto rispetto al trend delle scorse settimane. Tornano a salire anche le occupazioni nelle Terapie intensive mentre scendono i ricoveri ordinari. In provincia l’Unità di crisi sta monitorando il “cluster” del Comune di Sant’Oreste dove un focolaio è esploso alla scuola materna propagandosi in breve tempo anche alla scuola elementare.

I contagi nella cittadina sono passati da una media di 20 giornalieri a 43, motivo per cui la sindaca Valentina Pini ha deciso la chiusura delle scuole e adottato un’ordinanza valida anche nel weekend del primo maggio che vede tutti i parchi pubblici chiusi. Sulla base dell’indice Rt (fermo a 0,78) la Regione da lunedì torna comunque in zona gialla. Ad annunciarlo il governatore Nicola Zingaretti che però ha precisato: «Riapriamo finalmente, ma non riapriamo al Covid e quindi stiamo attenti». 
 

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA