Trattori, la truffa (online): raggiro da 2 milioni e 14 persone in arresto

L’organizzazione agiva on-line a livello internazionale

Martedì 5 Ottobre 2021 di Marco De Risi
Trattori, la truffa (online): raggiro da 2 milioni e 14 persone in arresto

Un giro di truffe internazionali stroncato dalla polizia che ha arrestato oltre dieci persone e ha bloccato un giro illecito di migliaia di euro legato ai trattori.

La banda si stava appropriando di più di due milioni di euro. Ecco che nei giorni scorsi si è registrato un lavoro investigativo coadiuvato da più uffici di polizia sparsi sul territorio nazionale: gli investigatori del commissariato Viminale, coadiuvato da personale della Sezione Operativa della Questura, dei commissariati Torpignattara, Porta Maggiore, Prenestino e commissariato Centro di Genova che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura, nei confronti di 14 persone, di cui 12 cittadini del Bangladesh, un egiziano e un cittadino indiano, in quanto gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata, riciclaggio ed auto-riciclaggio. Le indagini sono state avviate agli inizi dello scorso anno, dopo due denunce per truffa internazionale presentate da un cittadino peruviano, tra l’altro venuto in Italia dal Perù proprio per presentare denuncia, e da un cittadino cinese.

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LE INDAGINI Le due vittime avevano risposto ad un annuncio in rete che pubblicizzava la vendita di un mezzo agricolo a prezzo concorrenziale, ed erano state indotte a versare su due conti correnti, entrambi intestati ad uno degli indagati, la somma complessiva di 87.000 e 55.000 euro, senza ottenere nulla in cambio. Gli accertamenti intrapresi sui movimenti bancari dei 2 conti correnti hanno permesso ai poliziotti di stabilire che i destinatari delle misure cautelari, una volta ricevute le ingenti somme di denaro, attraverso un sistema ben collaudato di “Money Laundering”, provvedevano a versarle su altri conti correnti intestati ad altri indagati i quali, rapidamente, effettuavano in parte dei prelievi di contante e in parte versavano su società del tipo “Money Trasfer” o su conti correnti esteri. In questo modo i soldi sparivano rapidamente dall’originario conto corrente.

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LA RICOSTRUZIONE Oltre alle truffe on-line è stato accertato che gli indagati si sono resi responsabili di numerosi raggiri informatici (phishing) mediante i quali i criminali riuscivano a sostituire il proprio Iban a quello effettivo sul quale l’ignaro debitore (solitamente un imprenditore) versava l’importo dovuto. Grazie alla minuziosa ricostruzione dei flussi di denaro e alla precisa analisi dei numerosi conti correnti coinvolti nella truffa, veniva accertato che l’importo complessivo delle somme sottratte, attraverso numerosi raggiri internazionali, tutte commesse tra l’inizio del 2020 e i primi mesi del 2021, ammontava a circa 2 milioni di euro.

CONTI SEQUESTRATI Nel corso delle indagini, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli investigatori hanno sequestrato numerosi conti correnti, utilizzati per la commissione dei reati, e sono stati recuperati oltre 200.000 Euro. Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di soggetti rintracciati nella Capitale, a Terni e a Genova; sono attivamente ricercati gli altri indagati, alcuni dei quali residenti in altre regioni della Penisola ed altri rientrati nel loro Stato d’origine. 

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