Un giro di truffe internazionali stroncato dalla polizia che ha arrestato oltre dieci persone e ha bloccato un giro illecito di migliaia di euro legato ai trattori.
Truffa con finti “micro quadri” di Leonardo: a Milano raggirate oltre 200 persone
LE INDAGINI Le due vittime avevano risposto ad un annuncio in rete che pubblicizzava la vendita di un mezzo agricolo a prezzo concorrenziale, ed erano state indotte a versare su due conti correnti, entrambi intestati ad uno degli indagati, la somma complessiva di 87.000 e 55.000 euro, senza ottenere nulla in cambio. Gli accertamenti intrapresi sui movimenti bancari dei 2 conti correnti hanno permesso ai poliziotti di stabilire che i destinatari delle misure cautelari, una volta ricevute le ingenti somme di denaro, attraverso un sistema ben collaudato di “Money Laundering”, provvedevano a versarle su altri conti correnti intestati ad altri indagati i quali, rapidamente, effettuavano in parte dei prelievi di contante e in parte versavano su società del tipo “Money Trasfer” o su conti correnti esteri. In questo modo i soldi sparivano rapidamente dall’originario conto corrente.
LA RICOSTRUZIONE Oltre alle truffe on-line è stato accertato che gli indagati si sono resi responsabili di numerosi raggiri informatici (phishing) mediante i quali i criminali riuscivano a sostituire il proprio Iban a quello effettivo sul quale l’ignaro debitore (solitamente un imprenditore) versava l’importo dovuto. Grazie alla minuziosa ricostruzione dei flussi di denaro e alla precisa analisi dei numerosi conti correnti coinvolti nella truffa, veniva accertato che l’importo complessivo delle somme sottratte, attraverso numerosi raggiri internazionali, tutte commesse tra l’inizio del 2020 e i primi mesi del 2021, ammontava a circa 2 milioni di euro.
CONTI SEQUESTRATI Nel corso delle indagini, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli investigatori hanno sequestrato numerosi conti correnti, utilizzati per la commissione dei reati, e sono stati recuperati oltre 200.000 Euro. Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di soggetti rintracciati nella Capitale, a Terni e a Genova; sono attivamente ricercati gli altri indagati, alcuni dei quali residenti in altre regioni della Penisola ed altri rientrati nel loro Stato d’origine.