Roma, al Traforo i «tapis roulant»: il sogno dei commercianti. Il progetto presentato alla commissione urbanistica

Bertoni (Federmoda): «Ridarebbe vita a una zona desertificata e si potrebbe realizzare a costi contenuti»

Lunedì 13 Giugno 2022 di Camilla Mozzetti
«Tapis roulant al Traforo», il sogno dei commercianti. Il progetto presentato alla commissione urbanistica

Unire due quadranti importanti di Roma come i quartieri Monti-Esquilino e il Tridente attraverso quel lungo “corridoio” che minaccia e spaventa i passanti. Chi camminerebbe, se non per necessità, sotto un traforo lungo circa 250 metri accusando smog e inquinamento acustico? Così Massimo Bertoni, presidente della Federmoda Roma e membro del consiglio nazionale, ha avuto un’idea: «Creare dei “tapis roulant” sotto al Traforo di via Milano che collega un tratto di via Nazionale a largo del Tritone».

Il progetto è stato sottoposto al presidente della commissione Urbanistica di Roma Capitale Tommaso Amodeo che lo ha accolto con entusiasmo. «So che il presidente ha già scritto al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè - spiega Bertoni - confido che possa trovare presto una realizzazione». 

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LE INTERLOCUZIONI

Le interlocuzioni sono dunque partite da almeno una settimana sulla base dell’input lanciato non da chi fa parte dell’amministrazione ma che ha, tuttavia, a cuore il bene della città. «Si tratta di un progetto a costi contenuti - prosegue Bertoni - che potrebbe essere anche realizzato solo su un lato del Traforo, al posto di uno dei due marciapiedi e i lavori considerata l’ampiezza della strada si potrebbero realizzare senza ripercussioni sulla circolazione». Il modello a cui si pensa ricalca i “tapis roulant” degli aeroporti, a partire da quello ad esempio di Fiumicino.

«Permetterebbero di passare da una parte all’altra in tempi più rapidi - prosegue ancora il presidente della Federmoda - e si potrebbero anche tutelare con delle barriere in plexiglass ad esempio o dei sistemi di videosorveglianza. Siamo purtroppo soliti assistere a volte ad uno sperpero di denaro pubblico, vediamo ad esempio le piste ciclabili create in passato, potremmo creare invece qualcosa di utile e moderno per Roma». Naturalmente per l’utenza il servizio sarebbe offerto gratuitamente. «Solo un modo per sconfiggere anche il timore a percorrere quel traforo che spesso e volentieri blocca e limita le persone». Il progetto avrebbe naturalmente anche una valenza di tipo economico e di indotto per due quartieri centrali. 

LO SVILUPPO

Perché con il ritorno dei turisti, essendo il tratto di via Nazionale, Monti ed Esquilino e soprattutto quello del Tridente gettonatissimo si potrebbero rialzare anche le sorti di decine e decine di commercianti. «Bisogna considerare che tra la pandemia da Covid-19 - conclude Bertoni - e i lavori su via Nazionale, prima per togliere i sampietrini, poi per mettere l’asfalto e adesso, chissà, il tram, la strada che un tempo era una delle più commerciali è andata via via desertificandosi».

Conti alla mano proprio la Federmoda ha contato 45 esercizi chiusi a fronte di 115 totali. Un impoverimento partito tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 che non tende a migliorare. Il progetto del “tapis roulant” sarà analizzato nel dettaglio nei prossimi giorni non si esclude che possa arrivare presto una proposta ufficiale da parte dell’amministrazione o quantomeno, uno studio di fattibilità, per analizzare costi-benefici, provando anche a sfruttare risorse non dirette di Roma Capitale. 
 

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA