«Buonasera, un caffè». Immediatamente la signora alla cassa tira fuori il suo cellulare e risponda: «Sì, ma ce l'ha il Green pass?». Lo scannerizza e solo allora fa cenno al barista di procedere. E così per tutti gli altri clienti che entrano. Dal giorno di Natale il super Green pass è obbligatorio anche per le consumazioni al bancone di bar e ristoranti ma solo ieri c'è stato il vero banco di prova. Con molte persone che sono tornate al lavoro anche i bar si sono riempiti nuovamente. Dunque il caffè al banco è possibile solo per vaccinati o guariti, altrimenti si sta ai tavolini all'esterno o c'è l'asporto.
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LAMENTELE E PROTESTE
Dopo questi primi giorni sono molte le proteste da parte degli esercenti che hanno riscontrato tantissime difficoltà: «È un caos. È impensabile che non dia problemi» racconta la titolare di un bar in zona Termini. «Molti sono in ferie e non c'è il pienone dei giorni normali, voglio vedere cosa succederà dopo le feste. Qui qualcuno si è già lamentato pensano quasi sia colpa nostra se chiediamo il Green pass». Il timore più che altro è che la gente diminuisca gli ingressi al bar. Ma tra i clienti però il pensiero è quasi unanime: «Penso sia giusto, Omicron viaggia spedita e in qualche modo bisogna contenere i contagi. Se la gente non si vaccina sono questi gli unici strumenti a disposizione» ci dice una signora mentre beve il suo caffè.