Strade killer, la lunga scia: 27 morti da inizio anno nonostante il lockdown

Giovedì 11 Giugno 2020 di Camilla Mozzetti
Strade killer, la lunga scia: 27 morti da inizio anno nonostante il lockdown

È una lista che non cambia ma che, al contrario, va via via infittendosi: dossi, buche, voragini, radici di alberi sporgenti, segnaletica assente od offuscata dalla piante, fino ai semafori distanti che non frenano la velocità di chi è alla guida di auto e scooter e che in questi primi mesi del 2020, nonostante la pandemia del Covid-19, hanno contributo a mantenere alto il numero dei sinistri stradali, con 27 morti in poco meno di sei mesi. Sono tante - e forse troppe - le strade della Capitale all'interno del Grande Raccordo Anulare che continuano a minare la sicurezza tanto degli automobilisti quanto dei pedoni. E benché molta responsabilità, quando si parla di incidenti stradali, sia riconducibile a loro, anche le condizioni dell'asfalto e delle arterie contribuiscono a consolidare un triste elenco di strade killer.

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LE ZONE
Più di una a Municipio, con un'incidenza maggiore su quei rettilinei ad alta percorrenza che, tuttavia, non escludono strade centrali e di quartiere. Dai Lungotevere del I Municipio al Muro Torto. Da via dei Prati Fiscali al viadotto Giovanni Gronchi. E poi ancora via dei Monti Tiburtini, via Collatina, via Prenestina, viale Palmiro Togliatti. Nel VI Municipio i punti più pericolosi, vedendo i casi degli incidenti registrati dalla polizia locale, restano via di Tor Bella Monaca, via Walter Tobagi, mentre nel VII Municipio il primato va ancora a via Tuscolana. Avvicinandosi al quadrante Sud di Roma nella lista delle strade pericolose resta ancora la Cristoforo Colombo, via Ostiense, dove quasi per una triste beffa il 9 giugno due veicoli si sono scontrati all'altezza del punto esatto dove morì Elena Aubry.

I rilievi della municipale non escludono che il sinistro sia stato provocato proprio dalla radici sporgenti degli alberi che hanno frastagliato l'asfalto. Le stesse radici contro le quali la moto della Aubry perse il controllo due anni fa.
Nel X Municipio resta pericolosa la via del Mare ma anche via di Castel Fusano, mentre all'XI Municipio l'alert scatta per via Portuense e via della Magliana. Critiche ancora via Aurelia e via di Boccea (XIII Municipio), via Mattia Battistini (XIV Municipio), via Cassia, via Flaminia e Corso Francia, dove dopo la morte delle due sedicenni Gaia e Camilla l'amministrazione ha disposto barriere in cemento per evitare attraversamenti fuori dalle strisce pedonali.



I NUMERI
Dall'ultimo report della polizia locale sul numero di incidenti e sui relativi decessi, i Municipi più a rischio sono il primo, il secondo e il settimo. Solo nel 2018, infatti, sulle strade del centro della Capitale, si sono verificati 1.671 sinistri con 19 morti. Nel II Municipio, invece, gli incidenti furono 1.018 e i decessi 10. Terzo posto con una triste medaglia di bronzo è andato al VII Municipio dove a fronte 1.045 sinistri, 15 persone persero la vita. 
I MORTALIE i mortali non sono scomparsi neanche in questi mesi di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid-19. Gli ultimi dati elaborati dal comando generale da gennaio ad oggi contano 27 decessi, compreso quello del 14enne Mattia Roperto morto sul colpo in via Francesco Cilea all'Infernetto dopo che un 22enne, alla guida di una Peugeot 208, lo ha travolto. Il guidatore è ora ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. Ad aprile due persone hanno perso la vita per esser rimaste coinvolte negli incidenti sulle strade di Roma, a maggio il numero è salito a 5 casi. Ingenti anche gli interventi di soccorso dell'Ares 118 che dal 4 maggio al 9 giugno è intervenuta con ambulanze a sirene spiegate in 2.137 episodi in tutta la Regione.

Di questi, 1.739 si sono verificati a Roma e provincia.

In totale, come analizza sempre il comando generale della polizia locale, nella prima parte dell'anno Roma è stata scenario di 7.853 incidenti stradali: 2.709 hanno comportato feriti, 47 persone sono state trasferite in ospedale in prognosi riservata. E se dentro il Gra questa è la situazione censita, non mancano le zone d'ombra e le pericolosità anche sulle strade extra-urbane e provinciali. Stando agli ultimi dati disponibili dell'Aci dall'Anguillarese alla Tiberina, passando per la Palombarese, la via dei Laghi, fino al primo e secondo tronco della Laurentina: nel 2018 si sono registrati 186 incidenti con 247 feriti.

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA