Roma, i balneari tentano l’allungo: «In spiaggia fino a ottobre»

Mercoledì 19 Agosto 2020 di Moira Di Mario e Mirko Polisano
Roma, i balneari tentano l’allungo: «In spiaggia fino a ottobre»

Prorogare la stagione balneare nel litorale di Roma anche a ottobre. Un mese in più di mare. La proposta, a cui già starebbe lavorando il Campidoglio, vedrebbe d’accordo molti balneari di Ostia, alle prese quest’anno con una stagione partita in ritardo a causa dell’emergenza Covid. «Sarebbe l’ideale - dice Ruggero Barbadoro, presidente Fiba - potremmo sfruttare anche il mese di ottobre, ma devono fare il ripascimento».

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Spiagge


«Dare l’opportunità di lavorare un mese in più può essere sicuramente una buona idea», spiega Susanna Corti, titolare dello stabilimento “La Vela”. E c’è chi comunque vorrebbe approfittare dell’idea della «destagionalizzazione», tanto cara a Comune e X Municipio, per evitare di rimborsare dagli abbonamenti stagionali il mese di maggio, da molti gestori degli impianti, conteggiato nella cifra totale dell’abbonamento ma considerato un periodo che non è stato fruito dai bagnanti, visto che l’ok alla stagione balneare è arrivato soltanto dal 29 maggio.

«Ottobre non sarà mai come il mese di maggio - puntualizza Mauro Franzolin, presidente consorzio Castelporziano’98 - è più remissione che guadagno». Mentre alcuni gestori degli stabilimenti hanno tenuto i prezzi invariati rispetto allo scorso anno e, nonostante un mese in meno di stagione, altri addirittura hanno ritoccato le tariffe inserendo - spesso all’insaputa dei bagnanti e nel nome dell’emergenza Covid - le spese di sanificazione. 

IL BILANCIO
In quest’estate, comunque, i romani, complice la pandemia, hanno riscoperto il mare di Ostia. È un bilancio tutto sommato positivo quello di alcuni gestori balneari, soprattutto di coloro che la scorsa stagione erano stati colpiti da una forte erosione. Mareggiate che avevano spazzato via metri di spiaggia, riducendo drasticamente lo spazio a disposizione per lettini e ombrelloni, in parte restituita quest’anno dal ripascimento di Regione Lazio e X Municipio.

«Tirerò le somme a fine stagione – dice Franco Petrini, titolare di uno storico stabilimento balneare – ma sono piuttosto ottimista. Rispetto allo scorso anno io ho addirittura registrato un incremento di circa il 15 per cento. Nel Lazio e a Ostia i miei colleghi, invece, lamentano perdite del 20 per cento». Gli accessi contingentati e le distanze obbligate hanno costretto i gestori dei lidi a ridurre i posti per ombrelloni e lettini.

«Questo virus – aggiunge Petrini - ha bloccato in città molti romani che hanno riscoperto piacevolmente il mare della Capitale. Sono convinti che le spiagge siano Covid free e quindi le frequentano molto volentieri, rispettando le regole a cui dobbiamo e devono attenersi senza alcuna insofferenza. Sono molto attenti e soprattutto molto tranquilli. Sanno che gli stabilimenti possono garantire più sicurezza rispetto alle spiagge libere. A luglio abbiamo avuto i pendolari del sabato e della domenica, calati invece ad agosto per fare posto agli abbonati».

«Non sono affatto d’accordo sulla proroga della stagione – conclude Petrini – già a settembre registriamo una presenza giornaliera del 15 per cento di clienti, a ottobre si può godere delle belle giornate solo per poche ore, mentre da novembre a febbraio non c’è nessuno. Potrebbe essere possibile se Ostia diventasse come Rimini che richiama turisti anche d’inverno per le fiere, le convention e i meeting». 
 

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