Spesa solidale, la mappa di chi è in prima linea

Mercoledì 1 Aprile 2020 di Francesco Pacifico
Solidarietà all'alberane
«Chi ha metta. Chi non ha prenda». Il cartello, apparso nei giorni scorsi in un supermercato di via dei Gelsi a Centocelle, ormai viene appeso sui carrelli di tantissimi supermercati romani. Nei giorni del Covid-19 e accanto ai gesti spontanei - come quello dello sconosciuto che lasciato pacchi di pasta sotto il leccio dell'Alberone, in una zona frequentata da anziani - prendono forma moltissime iniziative per la "spesa sospesa": associazioni, supermercati, mercati, negozi, parrocchie, oltre ai tanti cittadini che comprano pasta, olio o pelati per darli ai più bisognosi.

La basilica di San Giuseppe al Trionfale si è messa d'accordo con quattro supermercati della zona, che hanno lasciato davanti all'ingresso dei carrelli dove i clienti lasciano lattea lunga conservazione, caffè, biscotti, pasta, riso, tonno, legumi e zucchero. Le suore della Casa di accoglienza delle Piccole Sorelle in piazza San Pietro in Vinci, con l'aiuto di Coldiretti, mettono a disposizione frutta, verdura, riso e pasta.

All'VIII Municipio, invece, è stato istituito il “Municipio solidale” per rispondere ai questi bisogni. Il III ha installato cartoni per la raccolta di cibo nei mercati. Al mercato Laurentino è stato allestito un posto per la raccolta al box 51. Stesso "servizio" è stato organizzato al quelli di Monti Tiburtini al Box 17, con i fruttivendoli molto attenti nel lasciare sacchi pieni di verdure per i bisognosi. Molto attivi da giorni anche i mercati del II Municipio.

Il forno di Marina Granata al Tiburtino, da giorni, lascia davanti alle serrande abbassare una busta chiusa con pane e biscotti. Cassette di frutta con mele e arance a disposizione davanti a un fruttivendolo straniero, Mustafà Abo El Soud, in via Trionfale.

Si dà da fare anche una bottega amata da gourmet come Ercoli, che nelle sue due sedi di Prati e dei Parioli ha chiesto ai suoi clienti di acquistare pane, pelati e scatolame per i pacchi che consegnano a casa alcune associazioni di volontari. Il centro autogestito Casetta Rossa, alla Garbatella, cucina piatti caldi, in porzioni monouso e sigillate che i volontari portano a domicilio.

Poi ci sono i tanti cittadini che si sono messi a disposizione dei vicini, anziani e disabili, per i rifornimenti.
Come Michele che ha tappezzato e fatto tappezzare androni e ascensori intorno a casa sua a Monteverde, lasciando il suo numero per ogni emergenza. Nelle Case Ater la Croce rossa garantisce la spesa per anziani e disabili. E in quest'ottica a Tor Bella Monaca, estrema e problematica periferia, è partita l'iniziativa "Passa er favore, adotta una famiglia", gestita dal gruppo di volontari della Protezione civile Modiva. Azioni simili si ripetono in altre parti di Roma dai comitati di quartiere a Rebibbia, Casal Monastero, San Basilio, Garbatella e Pigneto.
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