Shopping a Roma in ripresa: gli affari d’oro passano dalle “vetrine” ai social

Studio Federmoda: da Instagram a Facebook: nel 2021 c’è stato il boom dei negozi online

Lunedì 13 Giugno 2022 di Camilla Mozzetti
Shopping a Roma in ripresa: gli affari d’oro passano dalle “vetrine” ai social

Le strade fisiche migliori dove poter passeggiare per fare shopping a seconda di una serie di fattori che vanno dalla mobilità sostenibile alle infrastrutture, dal traffico - in base alla presenza o meno della Ztl - ai servizi offerti (bar, ristoranti e caffè), considerando anche l'arredo urbano - perché pure l'occhio vuole la sua parte - al canone medio di affitto per i locali commerciali. Ma c'è pure una tendenza sempre più in crescita che vede decine e decine di negozi sfruttare le potenzialità dei social - Instagram in primis - per fare affari. Se il cliente non viene in negozio si va a casa sua, dopo però avergli offerto comodamente sul cellulare tutta la propria vetrina. È questo il risultato di una recente indagine della Federmoda che, analizzando l'andamento del commercio retail ovvero al dettaglio, mette in luce un fenomeno che splende: usare i social come strumento di ripresa a costo zero per i titolari delle attività.

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LE VETRINE VIRTUALI
Sono le strade social usate non necessariamente solo dalle grandi maison o grandi marchi ma anche da attività artigianali e a conduzione familiare dal centro alla periferia della Capitale.

Il meccanismo è semplice: si crea un profilo Instagram dell'attività, si postano creazioni, oggetti, abiti, da vendere ed il boom è servito, perché se ai follower seguono poi gli incassi la strada è in discesa. L'indagine dimostra proprio come nel corso del 2021 il 51,2% delle imprese si è attivata per vendere on-line o attraverso consegne a domicilio. Gli strumenti utilizzati sono diversi ma Instagram, per l'appunto, totalizza il 30,3% seguito dal sito web dell'attività (21,1%), da Whatsapp (16,7%) e Facebook (13,6%). A titolo esemplificativo una designer di natali danesi con il negozio in via del Boschetto a Monti ha totalizzato 56,4 mila follower. Il profilo di Tina Sondergaard non è altro se non una vetrina delle sue creazioni estive e invernali. Ma non sono solo le attività del centro storico ad aver utilizzato questo sistema. Nell'area di Furio Camillo-Colli Albani un'altra attività di via Santa Maria Ausiliatrice mette in mostra sempre con le foto la propria merce avvertendo chiaramente: «spedizioni in tutta Italia». Analogo sistema è usato da un altro negozio di abbigliamento di via di Villa San Filippo (2.169 follower all'attivo, spedizioni in tutto il Paese e ordini anche su Whatsapp).


Al fianco delle strade virtuali ecco però che restano quelle fisiche quelle dove lo shopping si fa in presenza e, sorpresa, Roma sbanca per successo rispetto a Milano, Firenze e Venezia. Si chiama High street retail green and quality index ed è un'analisi condotta dalla Federmoda su quei parametri iniziali che porta la Capitale in cima alla classifica delle migliori strade italiane in fatto di acquisti. Via del Corso ad esempio è prima in Italia, nel ranking delle strade prese in considerazione anche a Milano, Firenze, Venezia. Il lungo tratto che collega piazza Venezia a piazza del Popolo supera la milanese super chic via Montenapoleone (quarta) ed anche piazza San Marco (terza) a Venezia.

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ACQUISTI IN PRESENZA
La medaglia d'argento va poi ad un'altra zona romana ovvero piazza di Spagna che fa meglio delle fiorentine via dei Calzaiuoli e piazza degli Antinori. Al settimo posto nazionale, ma terzo romano, ecco via Cola di Rienzo a cui segue poi via dei Condotti, via del Babuino, via dei Giubbonari e via Frattina. Generalmente il commercio al dettaglio soprattutto sul fronte dell'abbigliamento nel 2021 rispetto al 2019 ha registrato nella Capitale un calo di 2 miliardi sui consumi, con una riduzione di almeno 3 mila addetti e la chiusura di centinaia di negozi. Ma - e questo è il dato rassicurante - già dallo scorso marzo si è registrata una ripresa notevole. I prodotti più venduti sono le camicie e le t-shirt (61,5%), seguono i pantaloni (50,1%), le scarpe (36,7%), calze e intimo (34,8%), abiti donna e uomo (25,8%). Fra qualche settimana partiranno i saldi estivi, e quest'anno si torna anche al regime dei divieti per le promozioni che non possono essere attuate nei trenta giorni precedenti anche se, su questo, restano deficitari i controlli.
 

Ultimo aggiornamento: 15:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA