Roma, sequestrati 900mila litri di vino conservati nel guano

Mercoledì 13 Novembre 2019 di di Giuseppe Scarpa
Dove veniva conservato il vino
Nonvecentomila litri di vino sequestrati. Una maxi operazione dei carabinieri del Nas che ha impedito che il vino, conservato in condizioni igieniche pessime, potesse essere riversato sul mercato della Capitale.
Sarebbe finito sulle tavole di migliaia di romani, incolpevolmente ignari della qualità di questo rosso prodotto nei Castelli Romani. Di certo avrebbe rovinato diversi brindisi. Il capannone era in totale stato di degrado. I militari hanno trovato guano di piccione ovunque. Norme igienico-sanitarie totalmente ignorate, una cantina più vicine al concetto di tugurio, oltre alla pressoché totale assenza di precauzioni contro l'assalto degli animali infestanti.
Il quadro in cui si sono trovati i militari del nucleo antisofisticazioni si arricchiva di sporco diffuso e contenitori contraddistinti dalla costante presenza di ruggine. Il bottino del sequestro alla fine è impressionante: 9000 ettolitri, che avrebbero riempito le cantine di numerosi ristoranti e trattorie, ma anche le dispense delle abitazioni dei cittadini e affollato gli scaffali all'interno dei supermercati di Roma. Se il pericolo alla fine è scampato, il merito è dei Nas di Roma, coordinati dal comandante Maurizio Santori. Il titolare della cantina è stato successivamente deferito all'autorità giudiziaria.

L'intervento si colloca all'interno di uno scenario più ampio e di un'operazione finalizzata a contrastare i reati collegati al cattivo stato di conservazione degli alimenti. La settimana scorsa, sempre il Nas, ha sequestrato ventimila litri, equamente divisi in rosso e Igt bianco Lazio nei comuni di Velletri, Frascati. Tre mesi fa, a Ciampino, in uno stabile dedicato alla lavorazione delle carni erano state sequestrate 20mila tonnellate di kebab andato a male e anch'esso, almeno fino all'intervento dei carabinieri, destinato a saziare l'appetito dei romani.
 
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