Maltempo, scuole chiuse a Roma, presidi e genitori: «Nessuno ci ha avvertito»

Venerdì 13 Dicembre 2019 di Stefania Piras
Maltempo, scuole chiuse a Roma, presidi e genitori: «Nessuno ci ha avvertito»

Quello che ha messo tutti sull'attenti è il vento. Proprio così il vento: scuole chiuse per vento. Per oggi infatti è stata diramata un' allerta meteo dalla Protezione civile sinonimo di pericolo secondo il Comune che ha deciso di chiudere scuole e parchi per limitare al massimo i pericoli. E pure l'università La Sapienza si è adeguata: ha sospeso le lezioni. A Roma vento forte è sinonimo di cornicioni, rami e alberi pericolanti. L'intenzione di firmare un'ordinanza urgente è stata comunicata last minute alle 21 di ieri sera e ha gettato in grande difficoltà le famiglie.

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IL SITO
Così a un certo punto per poter leggere quest'ordinanza mamme e papà, insegnanti, dipendenti delle scuole,  hanno preso d'assalto il sito del Comune che è andato letteralmente in tilt per oltre due ore. Tutti volevano leggere l'atto di chiusura delle scuole per maltempo.  Ma più cliccavano più trovavano scritto sullo schermo: «Il Portale di Roma Capitale non è attualmente disponibile».   I duecento presidi capitolini erano tutti riuniti nella tradizionale cena di Natale e hanno appreso la notizia in diretta. «Ma a noi non ci ha avvertito nessuno», ha commentato Mario Rusconi, numero uno dei presidi. «Due sono gli aspetti incomprensibili: da una parte i dirigenti trattati come dipendenti comunali a cui impartire ordini di servizio e poi è bizzarro pensare giustamente all'incolumità degli studenti ma non a quella dei dirigenti», ha detto ancora Rusconi. È partito solo un comunicato stampa alle agenzie alle ore 20 e 38. E niente più: alle 22 dell'ordinanza manco l'ombra. «Se chiudiamo le scuole per ogni allerta maltempo...», il commento di Rusconi. Per le famiglie è stato un bel problema. Ci sono genitori che lo hanno scoperto alle 21 e 30. Davvero tardi. «L'ho saputo dieci minuti fa», dice Stefania Lattanzi. «Lo apprendo ora, e domani come faccio con la bimba?», dice Arianna Ferretti che deve portare la figlia al nido.

LE CHAT
Neanche i rappresentanti di classe o di istituto hanno avuto accesso all'ordinanza. «Ce l'hai?», «L'hai letta?», «Me la giri?», «Dove si scarica?». Queste le frasi in chat. Neanche fosse un documento carbonaro. Ma così alla fine è parso.
Ricapitolando le due ore più prudenti o più pazze di Roma, a seconda dei punti di vista.

Ieri pomeriggio, alle 18:30 si è riunito il Comitato operativo della Protezione civile che aveva già diramato l'avviso che nella tarda mattinata di oggi e per le successive 24-36 ore, si prevedevano sul Lazio venti di burrasca. Ma la decisione del Campidoglio è maturata solo ieri sera tardi: chiudere tutte le scuole, i parchi, i cimiteri, le ville storiche. Ma soprattutto, evitare la moria di rami su auto e persone. Insomma, dove non si potano gli alberi, si chiudono direttamente le scuole. Il nuovo motto: chiudere è meglio che prevenire.

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