Scuola, via alle proteste a Roma. L'allerta dei presidi: «Evitare le occupazioni». Al Virgilio insulti ai carabinieri

Al Virgilio gli studenti identificati durante un comizio: loro hanno risposto insultando i militari

Giovedì 29 Settembre 2022 di Flaminia Savelli
Scuola, via alle proteste a Roma. L'allerta dei presidi: «Evitare le occupazioni»

Proteste, polemiche e prime tensioni nei licei della Capitale: allertate prefettura e questura. Si sono accesi ieri i primi fuochi delle contestazioni studentesche. Dopo i disordini al liceo classico Manzoni di Milano, occupato per protestare contro la vittoria del centrodestra alle elezioni e il futuro governo guidato da Fratelli d'Italia, ora il timore è che la protesta si allarghi ai licei romani. I presidi romani hanno dunque già alzato il livello di guardia: «Dopo i due anni di pandemia e di lezioni in Dad i ragazzi ora devono studiare ed essere presenti in classi. Le occupazioni non hanno mai ottenuto alcun risultato, siamo per il confronto ma che sia costruttivo. Faremo il possibile per evitare che i licei finiscano nelle mani di pochi e isolati gruppi di ragazzi che impediscono il regolare svolgimento delle lezioni» dice deciso Mario Rusconi, presidente di Assopresidi. Resta infatti la preoccupazione che la protesta dilaghi e che l'anno scolastico venga interrotto. Ecco perché dal centro alla periferia, sono state allertate le forze dell'ordine. L'obiettivo è evitare quanto avvenuto lo scorso anno quando l'onda delle occupazioni si era allungata per 70 giorni (tra novembre e dicembre). Con un bilancio pesantissimo, in termini di ore scolastiche annullate. E di danni: alla scuola succursale del Pirelli al Tuscolano, che ospita il linguistico e il tecnico economico, dopo tre giorni di proteste la conta dei danni è salita a 200 mila euro.

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DALL'ARGAN AL CAVOUR
Ieri la mattinata delle proteste è iniziata al liceo artistico Argan di via dei Decemviri, quartiere Don Bosco, dove un gruppo di ragazzi ha protestato per «l'aborto sicuro, libero e gratuito».

Analoga protesta all'Istituto cine - tv Rossellini di via Giuseppe Libetta (con il sostegno dell'Osa, Opposizione studentesca d'Alternativa). Ieri, d'altronde, in occasione della Giornata internazionale dell'aborto sicuro, migliaia di donne sono scese in piazza a manifestare. Tornando alle scuole, al liceo scientifico di via delle Carine, il Cavour, un gruppo di studenti ha protestato con uno striscione: «Le scuole crollano, le vogliamo resistenti». Una contestazione nata per sottolineare lo stato fatiscente dell'edificio scolastico. Secondo quanto riferito dagli studenti stessi, nei giorni scorsi si sarebbe staccata una sbarra di ferro in uno bagno e una delle classi non sarebbe agibile a causa delle infiltrazioni. Segnalazioni su cui la scuola ha già attivato controlli e accertamenti.

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CORI E IDENTIFICATI
Infine attimi di tensione si sono registrati al liceo classico Virgilio di via Giulia dove i ragazzi avevano organizzato un'assemblea, quando una gazzella dei carabinieri è passata per un regolare controllo. Gli animi si sono agitati e i ragazzi hanno intonato cori contro i militari che li stavano identificando. La situazione è poi tornata alla normalità. «L'attenzione - ribadisce il presidente Rusconi - resta alta, le scuole devono restare aperte e le lezioni regolari. Per questo i presidi, così come le forze dell'ordine, stanno già prestando la massima attenzione».
 

Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA