Scuola, entrata a doppio turno a Roma e nel Lazio: «Alle 8.30 e alle 9.30»

Martedì 4 Agosto 2020 di Lorenzo De Cicco
Scuola, a Roma e nel Lazio entrata a doppio turno: «Alle 8.30 e alle 9.30»

Per i liceali di Roma e del Lazio - ma anche per tutti gli studenti degli istituti tecnici, dei professionali e degli alberghieri - la campanella d’entrata a scuola si sdoppia: la prima suonerà alle 8.30, la seconda alle 9.30. Al rientro sui banchi, fissato dal Ministero dell’Istruzione per il 14 settembre, gli alunni della Capitale e di tutta la regione saranno “spacchettati” in due turni. Una parte della scuola entrerà all’orario canonico, l’altra invece potrà godersi un’ora di sonno in più (il rovescio della medaglia è che dovrà restare in classe più a lungo).

I nuovi orari scaglionati per le scuole superiori fanno parte di un pacchetto di misure per settembre che la Regione dovrebbe licenziare nella giornata di oggi. Il provvedimento, curato dall’assessore ai Trasporti Mauro Alessandri e dal capo della direzione Mobilità del Lazio, Stefano Fermante, è pronto, la bozza già circola da ieri negli uffici sulla Colombo e riguarderà anche la prosecuzione dello smart working per tutti i dipendenti pubblici e la capienza dei treni regionali e delle ferrovie cittadine come la Roma-Lido e la linea Roma-Viterbo

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ISTRUZIONE
Tra le novità più rilevanti, c’è appunto il doppio ingresso a scuola. La misura interesserà tutti gli istituti superiori, di ogni categoria. Quindi licei classici, scientifici, linguistici, artistici, istituti tecnici e professionali, musicali e delle scienze umane. Per tutti sarà inderogabilmente previsto l’ingresso alle 8.30 e alle 9.30. Non prima e non dopo. Anche le scuole abituate ad anticipare il suono della campanella alle 8 o alle 8.15, quindi, dovranno adeguarsi alla direttiva. La Pisana non interverrà invece sugli orari di asili, elementari e medie, lasciando a ciascun Comune la possibilità di regolamentarsi in proprio. A Roma quindi dovrebbe rimanere un’unica fascia oraria.

Per i nidi la Regione in settimana dovrebbe pubblicare un’ordinanza che anticiperà l’apertura al primo settembre. Il Comune di Roma aveva fissato la ripresa, per i bimbi da zero a 3 anni, il 9 settembre, sia per avere più tempo per formare insegnanti e bidelli sulle nuove disposizioni sanitarie sia per risolvere alcune beghe logistiche, come l’ingaggio dei nuovi supplenti (1.600 per i nidi, 1.600 per le scuole dell’infanzia) e per trovare a tutte le classi spazi che ancora scarseggiano. Ma la Pisana ha deciso di indicare il primo giorno del mese, un martedì, per la ripresa delle attività. Altra prescrizione: all’ingresso dovrà essere misurata la temperatura a tutti i piccoli alunni. C’è un problema: chi si occuperà materialmente dell’operazione? Maestre e bidelle, con i sindacati, già mettono le mani avanti: non siamo abilitati a farlo. È un nodo che va sciolto in fretta, manca meno di un mese.

SMART WORKING
La delibera della Regione imporrà la prosecuzione dello smart working per tutti i dipendenti pubblici. Almeno il 30% degli impiegati dovrà continuare a lavorare da casa. Il motivo è chiaro, è lo stesso che ha convinto la Pisana a prescrivere il doppio ingresso a scuola: bisogna evitare di sovraccaricare i mezzi pubblici, soprattutto nell’ora di punta. Per gli 11mila dipendenti amministrativi del Campidoglio (esclusi quindi vigili urbani e insegnanti), è già stato previsto un tetto più alto, il 50%, su disposizione dell’assessore alle Risorse Umane, Antonio De Santis.

TRASPORTI
Capitolo trasporti: la Regione ha deciso di aumentare la capienza per i treni regionali e per i convogli delle ferrovie urbane gestite dall’Atac, quindi la Roma-Lido, la Termini-Giardinetti e la Roma-Viterbo. Oggi possono trasportare il 50% dei passeggeri, l’ordinanza regionale invece alza l’asticella al 60%, come suggerito dagli esperti della Sapienza. Resta il nodo dei controlli, molto meno stringenti rispetto a quelli dell’alta velocità. Per bus e metropolitane, restrizioni o allentamenti saranno delegati al Comune. L’unica cosa certa, per ora, è che saranno rafforzate le linee scolastiche gestite dall’Atac.
 

 
 

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