«Abbracci virtuali, qualche lacrima e niente gavettoni», la fine dell'anno scolastico al tempo del coronavirus

Venerdì 5 Giugno 2020 di Camilla Mozzetti
«Abbracci virtuali, qualche lacrima e niente gavettoni», la fine dell'anno scolastico al tempo del coronavirus

«Sa preside oggi è un giorno un po' triste, ci salutiamo, ma noi siamo stati insieme cinque anni è questo quello che conta, non tanto questi mesi di distanza». Poche parole sussurrate da un piccolo studente della quinta elementare dell'Istituto comprensivo Giovanni Battista Valente (V Municipio) danno il peso di quanto e cosa il Covid-19 abbia lasciato negli alunni di centinaia di classi, chiamate tra oggi e lunedì a salutarsi per il termine dell'anno scolastico.

Marco - lo chiameremo così - è a casa, collegato sulla piattaforma digitale con la sua classe i maestri e la preside, Rosamaria Lauricella Ninotta. I capelli pettinati con cura, la camicetta a righe. Perché anche se da remoto ci teneva «a fare bella figura in quello che - dice la preside - è stato l'ultimo saluto di un anno decisamente anomalo che merita comunque di essere onorato». Come Marco tanti altri bambini, questa mattina si sono collegati al pc e hanno salutato compagni e docenti. «Tutti gli alunni delle quinte per un totale di quattro classi erano connessi - aggiunge la dirigente scolastica - abbiamo organizzato due gruppi e la connessione ha retto benissimo. Certo, è mancato l'abbraccio fisico ma ci siamo comunque ritrovati insieme». Lunedì sarà la volta delle medie e per l'occasione l'Istituto Valente saluterà gli alunni insieme alla polizia di stato con il commissariato di Torpignattara che «da anni - prosegue la Ninotta - ci affianca nel progetto "Scuole sicure"». Si parlerà di sicurezza e nuove regole da rispettare, a partire dal distanziamento sociale, in vista anche della ripartenza di settembre che, seppur in presenza con il ritorno a scuola, sarà diversa dal passato. 




In tutta la Capitale, provincia compresa, tra oggi e lunedì si saluteranno oltre 525.598 studenti (di cui 18.724 disabili): 57.365 iscritti all'infanzia179.995 alle elementari112.979 alle medie175.259 alle superiori, stando agli ultimi dati disponibili dell'Ufficio scolastico regionale del Lazio

Molti istituti comprensivi già da oggi hanno iniziato le "video-conferenze" tra docenti e alunni per dirsi «arrivederci a settembre» o per augurare «buona fortuna» a chi tra qualche mese passerà a un altro ciclo di studio: scuole medie o superiori. Qualche scuola, come l'Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini sta pensando di allestire all'ingresso dell'edificio per lunedì delle cassette simili a quelle della posta per permettere ai bambini, dell'infanzia e dell'elementare, di passare con i genitori e lasciare delle letterine: «Molti istituti lo hanno già fatto stiamo valutando se farlo anche noi», spiega la preside Pia Foresta

Ed è vero, mancheranno le strette di mano, gli abbracci, i piccoli rinfreschi tra i corridoi e le aule, le battute in classe soprattutto nei licei: «Prof. oggi è festa, chiuda quel registro». Mancherà soprattutto quell'appuntamento mai tradito in anni e anni di scuola: il lancio dei gavettoni soprattutto nei licei e istituti tecnico-professionali tra gli studenti dopo lo squillo dell'ultima campanella. Quest'anno i piazzali di fronte a molti istituti restereranno orfani di risate e grida. Ma l'augurio è quello che questa sia solo una fase di passaggio. 

Tuttavia, in vista di lunedì, non mancheranno gli appuntamenti di fronte alle scuole. Nel XIII Municipio il network "Cattive ragazze" che aderisce al movimento "Apriti scuola" ha in programma eventi di fronte a molti istituti romani. Per l'8 giugno con la collaborazione di "Urban arts", «Diamo appuntamento a docenti, famiglie, bambine e bambini, ragazze e ragazzi - fa sapere il network - al parco della Collinetta (Sopra via Gregorio XI) nel Municipio XIII, dove riprodurremo un’aula di scienze all’aperto con laboratori e piccoli esperimenti. Distanziati fisicamente grazie all’hula-hoop e a delle bellissime ali di farfalla, scopriremo come il sapone tiene lontano il virus e prepareremo il nostro igienizzante». I partecipanti dovranno indossare la mascherina, a munirsi di un hula hoop o di un nastro colorato di almeno 2 metri per mantenere le distanze.

«Molte scuole poi - aggiunge Mario Rusconi, a capo dell'Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio - si stanno organizzando per avviare già dalla prossima settimana i corsi di recupero perché con l'emergenza da coronavirus tutti gli alunni saranno ammessi alle classi successive anche con le insufficienze che dovranno tuttavia essere colmate prima dell'avvio del nuovo anno scolastico». E per questo la didattica a distanza, che pur tra mille difficoltà ha scandito gli ultimi mesi della scuola italiana, tornerà utile. «Non dimentichiamo che gli alunni - conclude Rusconi - hanno ancora i libri di testo, diversi insegnanti si stanno organizzando per creare dei programmi singoli per ogni studente in base alle lacune che si dovranno colmare mischiando il materiale didattico con quello virtuale di tante realtà ed enti anche pubblici che hanno messo a disposizione in rete migliaia di materiali sia per i licei che per gli istituti tecnico-professionali a partire dall'Eni fino all'Indire e che potranno sicuramente essere di supporto a migliaia di giovani». 

Ultimo aggiornamento: 14:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA