Sciopero, l'Ama ai romani: «Tenetevi i rifiuti in casa»

Martedì 22 Ottobre 2019 di Francesco Pacifico
Sciopero, l'Ama ai romani: «Tenetevi i rifiuti in casa»

L'appello suona più o meno così: cari romani, non vi permettere di buttare nei cassonetti l'immondizia venerdì prossimo. Di più, siccome c'è lo sciopero generale dei servizi, tenetevi i sacchetti in casa altrimenti la città diventerà una grandissima pattumiera a cielo aperto. Firmato Stefano Zaghis. L'amministratore unico di Ama, forzando le resistenze dei suoi manager, ha fatto emettere ieri un comunicato che fa prevedere che il prossimo 25 ottobre tornerà nella Capitale l'emergenza rifiuti. C'è la certezza che restino a terra almeno 3mila delle oltre 4mila tonnellate di immondizia che ogni giorno si producono a Roma. Anche perché i servizi minimi essenziali e le prestazioni indispensabili garantiti per legge non vanno oltre gli interventi davanti agli ospedali, le caserme o lo svuotamento dei cestini in Centro o presso i principali monumenti affollati dai turisti.

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Nel testo, infatti, si legge che «AMA S.p.A. fa appello al senso civico e alla collaborazione di tutti i romani affinché nella giornata di venerdì 25 ottobre, data in cui è stato indetto uno sciopero dalle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, si eviti il conferimento delle varie frazioni di rifiuto per non sovraccaricare le postazioni di cassonetti stradali». Quindi «si ricorda, inoltre, che è fatto divieto assoluto di abbandonare sacchetti di rifiuti in terra». Ma «la Municipalizzata capitolina per l'Ambiente invita i cittadini a riprendere il conferimento dei rifiuti dalla giornata di sabato. Già dal primo turno di lavoro del 26 ottobre il servizio di igiene urbana riprenderà regolarmente su tutto il territorio cittadino».

DUBBI E CRITICHE
Da via Calderon de Barca - dove questa mattina i sindacati confederali terranno un presidio - fanno sapere che «è una pratica diffusa in molte città comunicare ai cittadini i disagi che si verificano in caso di sciopero». Ma quando l'amministratore Zaghis ha comunicato la sua intenzione di fare un comunicato, i suoi manager gli hanno sconsigliato di seguire questa strada. «A che serve? - racconta uno di loro - Sì, venerdì in città ci sarà il caos, ma siccome già godiamo di buona stampa, perché creare questo allarmismo?». Ma di fronte a queste accezioni l'amministratore unico non avrebbe sentito ragioni. E a quanto pare non avrebbe concordato il comunicato neppure con il suo azionista, Roma Capitale. E infatti al Campidoglio si sarebbero detti «molto sorpresi della cosa». Anche perché domani, insieme ai rappresentanti della Regione, sono attesi al ministero dell'Ambiente per trovare una soluzione alla sempre più possibile emergenza rifiuti a Roma e per spingere la giunta Zingaretti a emettere una nuova ordinanza per costringere gli impianti privati ad accogliere più immondizia dalla Città eterna.
Questa scelta di Zaghis crea nuove tensioni in azienda, dove - come già accaduto con i suoi predecessori - si profilano la nascita di una macrostruttura nella governance e un repulisti ai vertici. Gli ultimi rumors danno in ascesa come vice del direttore operativo Mauro Bagatti, Marcello Bronzetti, mentre Antonella Daidone si occuperà di acquisti e si rafforzerà il peso di Andrea Zuccaroli sul versante del bilancio.
 

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