«Chiudo in attesa di tempi migliori, se mai arriveranno».
Coprifuoco, l'epidemiologo Greco: «Chiudere prima i locali non riduce i contagi»
Via social, Pucciotti spiega: «Chiudo perché in questa settimana di quarantena ci hanno lasciati soli, senza una guida e senza essere mai stati contattati da nessuno, soli a gestire la cosa con il solo buonsenso, senso civico e responsabilità». Da qui la consapevolezza di non poter «sostenere ogni settimana un decreto legge che limita il nostro lavoro, i nostri ragazzi e i nostri clienti».
Non mancano critiche alle autorità - «Questo governo non mi appartiene e rappresenta più, e dopo 8 mesi non è più accettabile che a pagarne le spese siano ancora una volta i nostri dipendenti e noi imprenditori», ma soprattutto ci si lamenta per la mancanza di una strategia per affrontare la crisi. «La prossima settimana - conclude - vista la gestione della pandemia saremo di nuovo in lockdown, quindi evito di buttare nuovamente decine di migliaia di euro di merci», quando servirebbero «aiuti concreti».
Dall'inizio della pandemia a Roma ha chiuso quasi il 20 per cento tra bar e ristoranti della Capitale. Soprattutto al Centro dove mancano turisti e i dipendenti di uffici e ministeri ancora in smart working, i gestori lamentano un crollo degli incassi anche del 60 per cento rispetto allo scorso anno.