Roma, pulizie e sanificazioni in via Veneto in vista delle riaperture di negozi e locali

Lunedì 11 Maggio 2020 di Chiara Rai
Via Veneto

Già dal mattino la via della Dolce Vita è in fermento e questo significa che si intravedono germogli di speranza per un rilancio delle attività nel centro storico dove c'è desiderio di tornare a fare shopping e consumare un buon caffè e un pranzo all'aperto anche se con le dovute distanze.

Fase 2, Boccia: «Dal 18 molte riaperture, poi responsabilità delle Regioni su restrizioni»

C'è chi porta a spasso il cane, chi compra il giornale in edicola chi fa jogging nella vicina Villa Borghese. Ma ciò che salta più a l'occhio è che dopo oltre due mesi di lockdown a causa dell'emergenza coronavirus, iniziano le grandi pulizie in locali storici come l'Harry's Bar che fino a qualche settimana fa erano ricoperti di polline e foglie degli alberi che ancora attendono una potatuta come si deve.
 

 


Oltre alle sanificazioni vere e proprie si getta l'idrante oltre l'ostacolo per rimuovere l'incertezza di una riapertura a marce basse ma è pur sempre un inizio: "È chiaro che non possiamo aspettare che torni tutto come prima - dice Pietro Lepore il proprietario di uno dei locali più famosi al mondo che conserva una esposizione di fotografie del Re dei paparazzi Rino Barillari - ma bisogna rimettersi in piedi con la consapevolezza da parte delle istituzioni e della politica che Roma deve tornare la Capitale del turismo e per questo ci vuole sostegno, incentivi, cura, manutenzione e lasciare respirare commercianti, imprenditori e artigiani che sono la spina dorsale del comparto e che negli ultimi tempi sono considerati soltanto per il gran volume di tasse che pagano, dall'imondizia al suolo pubblico. L'Harry's ha cominciato le grandi pulizie e questo significa volontà di tornare alla normalità nel rispetto delle regole. I tavolini all'aperto, con le giuste distanze, lungo le strade più celebri di Roma, del resto, sono un palcoscenico a cielo aperto e le persone non vedono l'ora di calcare la scena".

E anche sotto il profilo di nuovi sviluppi, nuove frequentazioni c'è molta attesa. Non a caso di recente sono uscite delle indiscrezioni secondo cui Netflix, il colosso californiano di film e video, punta a un prestigioso edificio di via Boncompagni a due passi da via Veneto. A due passi dalla Casa del Cinema, da Largo Federico Fellini, da Villa Borghese. Netflix assumerà almeno 35 persone e con tutta probabilità farà del palazzo storico una sede di rappresentanza per conferenze stampa, proiezioni e meeting. Non c'è solo il virtuale ma la volontà di vivere Roma e convivere con il virus senza abbrutirsi. 

Lungo via Veneto sono tutti più o meno d'accordo. Gli imprenditori, albergatori, negozianti e gioiellieri, scrutano giorno dopo giorno il ritorno alla vita. Ci si saluta da lontano, coperti fino a sotto gli occhi da una mascherina ma si ragiona, si sogna e si pensa a un'estate tutta romana dove sono aperti anche i centri estivi per quei bambini e appena adolescenti che vogliono tornare a socializzare con i coetanei e che sono stanchi di guardare dalla finestra.

A tale proposito, il presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi ha provato a spingere sull'acceleratore anticipando un piano di gestione ancora prima dell'inquilina del Campidoglio Virginia Raggi: "La polemica scatenata dalle dichiarazioni del consigliere capitolino Diario - ha detto Alfonsi - secondo il quale il Municipio I si è 'lanciato in avanti in maniera spregiudicata' scrivendo alle famiglie per sondare i bisogni riguardo i centri estivi, va inquadrata per quella che è: sterile polemica.
Le reazioni delle tantissime famiglie, mamme, papà, operatori ed educatori ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta: in tante e tanti ci hanno scritto per esprimere apprezzamento per l’apertura di un dialogo diretto, di un canale di ascolto immediato. Ma soprattutto in tantissimi hanno risposto al nostro sondaggio, abbiamo superato già le 800 risposte. Noi come Municipio siamo sempre pronti alla collaborazione, e in questo momento storico la solidarietà e la condivisione di buone pratiche sono l’unica strada possibile: forse al consigliere Diario sfugge che come Municipio ci stiamo muovendo esattamente nella stessa direzione presa dalla Sindaca Raggi riguardo ai centri estivi, verificando l’eventuale fattibilità in sicurezza in attesa delle norme ufficiali ma soprattutto ascoltando i bisogni delle famiglie”. 

Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA