Roma, allarme usura nei locali. La denuncia di un ristoratore: «Mi hanno offerto prestito di 10 mila euro»

Venerdì 31 Luglio 2020 di Camilla Mozzetti
Roma, allarme usura nei locali. La denuncia di un ristoratore: «Mi hanno offerto prestito di 10 mila euro»

Quando ha potuto, Massimiliano Pugi 61 anni, ha riaperto il suo ristorante in via dei Campani nel quartiere di San Lorenzo anche se i clienti ancora oggi, «Sono pochi per via dell'emergenza Covid-19». Un pomeriggio di qualche settimana fa, aspettando intorno alle 16, la consegna di un fornitore «Due uomini si sono avvicinati - racconta - e hanno iniziato a chiedermi come andassero le cose, se avevo bisogno di una mano».

Massimiliano lì per lì si è messo a parlare: «Erano italiani, mi sembravano persone a modo, a posto. Non avevano nulla in mano né cartelline né borse da lavoro». Poi nel corso della conversazione è venuta fuori la proposta: «Mi hanno detto che sarebbero stati in grado, se ne avessi avuto bisogno, di prestarmi anche 10mila euro in pochi giorni - prosegue il ristoratore - chiedendomi però interessi variabili tra il 30 e il 35% e giustificando una percentuale molto alta con il rischio che essi stessi avrebbero corso considerato il particolare momento».

Non solo, i due hanno provato a rincarare l'offerta, proponendo a Pugi, nell'eventualità di non riuscire a sanare il prestito semmai l'avesse accettato, «la sottoscrizione di una scrittura privata nella quale mi accordavo con loro per farli entrare nell'attività con una quota». La discussione non è andata avanti, si è fermata lì: «Ho risposto che non ero interessato, si sono presi un biglietto del locale e sono spariti. Se ho avuto l'impressione che fosse un tentativo di estorsione o un prestito ad usura? Bè il dubbio mi è venuto, non ho avuto il coraggio di parlarne con nessuno se non con l'ambulatorio antiusura della Confcommercio Roma - conclude il signor Pugi - ma è chiaro, e lo dico a tanti colleghi, di stare molto attenti e di denunciare se capiscono di essere stati presi di mira».

Il ristoratore di San Lorenzo è uno dei tanti che in queste settimane si è sentito offrire denaro di fronte al proprio locale da soggetti non ben identificati. E il rischio che, in un contesto economico sfavorevole per chi ha un'attività commerciale, possano annidarsi e diffondersi episodi di criminalità è ben noto anche alle forze dell'ordine. Solo l'ambulatorio anti-usura della Confcommercio ha visto «aumentare del 50% rispetto allo scorso anno - spiega il presidente Luigi Ciatti - le telefonate». 

Ed è anche per questo che ieri la Camera di Commercio di Roma e la Prefettura hanno sottoscritto un protocollo per rispondere meglio alla domanda di sicurezza delle imprese del territorio. La sinergia prevede una collaborazione volta a monitorare l'andamento delle nuove iscrizioni presso l'ente camerale, il numero di cessioni delle attività e gli eventuali subentri al fine di rintracciare all'istante le pratiche più ambigue segnalandole poi alle autorità per gli accertamenti del caso. 

Entrando nel dettaglio, la Camera di Commercio metterà a disposizione della Prefettura e delle forze di polizia una piattaforma informatica, denominata "Regional Explorer" (Rex), che consentirà di conoscere meglio le dinamiche interne alla vita delle imprese che operano sul territorio. Tali informazioni - relative in particolare agli assetti proprietari spesso mutevoli, alle eventuali criticità economico-finanziarie, e ad altri possibili eventi pregiudizievoli - adeguatamente elaborate permetteranno di rilevare i segnali di allarme sull’esposizione delle aziende al rischio di penetrazione mafiosa, ed avviare tempestivamente, oltre alle ordinarie attività di indagine a cura delle forze di polizia, una adeguata azione di prevenzione.

«In questo momento di crisi eccezionale – commenta Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio  – l’Istituzione camerale capitolina mette a disposizione della Prefettura e, quindi, delle Forze dell’Ordine un sistema innovativo di indagine e di intelligence.

Lo sviluppo dei fenomeni criminosi si è ulteriormente aggravato con l’avvento della crisi Covid-19, che sta avendo pesantissime ripercussioni sulle imprese della Città Metropolitana. Per questo, è necessaria una risposta pronta e condivisa da parte delle Istituzioni».

Ultimo aggiornamento: 17:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA