Roma, tornano i turisti e gli albergatori rilanciano: «Riapriamo 300 hotel»

Martedì 24 Agosto 2021 di Flaminia Savelli
Roma, tornano i turisti e gli albergatori rilanciano: «Riapriamo 300 hotel»

«Riapriamo per non fallire. Il tempo dell’attesa è finito». Così Federalberghi, dopo un’estate che ha segnato per la Capitale deboli segnali di ripresa, è pronta a ingranare la marcia.

A settembre è prevista infatti la riapertura di 300 strutture alberghiere. Un cambio di passo che tiene conto soprattutto di un fattore, quello più importante: i turisti. «Tra settembre e ottobre ci aspettiamo un aumento di visitatori, per Roma così come per le città d’arte, è uno dei periodi dell’anno che in tempi normali, pre pandemia per intenderci, va per la maggiore». E dunque gli alberghi romani si preparano a una seconda riapertura con il totale degli alberghi in attività che toccherà le 900 strutture aperte su un totale di 1.200. 

Roma, i turisti tornano in Centro: assedio degli ambulanti

I NUMERI
Un cambio di passo comunque rispetto allo scorso anno. Quando - proprio tra settembre e ottobre- era arrivata la seconda ondata della pandemia. E i turisti che avevano già prenotato le vacanze romane, via via avevano cancellato i soggiorni. Alla fine durante la prima settimana di settembre il bilancio era stato pesantissimo. Con il 90% in meno di presenze rispetto all’anno precedente, gli alberghi avevano sospeso il servizio di prenotazione. «Con questi numeri, ci conviene tenere le strutture chiuse» avevano spiegato gli albergatori capitolini. Oggi invece, il settore tenta il colpo di coda di fene estate per la lenta risalita. Anche in questo caso, sono i numeri a parlare. Nello specifico, quelli delle presenze nella Capitale. Le cifre sono ancora molto lontane dai quelle registrate nel 2019, l’ultimo anno pre - Covid. Eppure soprattutto nelle ultime settimane, sono molto più incoraggianti. Hotel e alberghi hanno registrato un incremento - rispetto al 2020 - del 448,72%. Anche se, precisa Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi: «Se confrontiamo i dati, con lo stesso periodo del 2019 vediamo che arrivi e presenze flettono rispettivamente di -86,70% e -89,68%». Ci sono poi i numeri sui turisti stranieri: fino a giugno, la domanda estera ha registrato 58.806 arrivi segnando, rispetto al 2020, il +530,90%. Ma il 96,81% sul 2019.

Una crisi pesantissima per l’intero settore. Ecco perché il rilancio del settore, già a maggio, la Regione Lazio ha stanziato fondi per 10 milioni di euro per finanziare notti gratis ai turisti. In sostanza, il piano di investimenti regionale ha previsto pacchetti viaggio con sconti e agevolazioni per le mete turistiche del Lazio. 

Roma, la crisi travolge bar e pub: «Mille licenze in vendita». Titolari sconfitti dai debiti

LA RIPRESA
A “sorpresa” però è stato il mese di agosto a segnare il primo cambio di tendenza. Nelle ultime tre settimane, gli hotel hanno infatti registrato tra il 10 e il 15% in più di soggiorni rispetto alle previsioni e allo scorso anno. Con il ritorno dei turisti, anche Americani. «La maggioranza restano gli europei - precisa il presidente Roscioli - soprattutto francesi, spagnoli e tedeschi. Ma abbiamo iniziato a registrare anche gli stranieri in visita dagli Usa. Sono ancora pochissimi, ma è un segnale importante». Per gli addetti del settore, questi primi risultati positivi si devono anche agli effetti del Grenn pass. Insomma, in sicurezza, si torna a viaggiare». Ma le aperture previste per il prossimo settembre, sono state decise non solo in base alla flessione positiva estiva. Per gli imprenditori del settore del turismo si tratta quasi di una scelta obbligata: «Siamo rimasti fermi per troppi mesi - sottolinea il presidente di Federalberghi - ora dobbiamo reagire e ricominciare a lavorare. Chi era rimasto chiuso, tornerà in attività dal prossimo mese. Non abbiamo più molto margine, quello che ci auguriamo è che, come sempre è accaduto in tempi normali, aumenti la richiesta per le città d’arte tra settembre e ottobre».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA