Rom, in sei campi arrivano le telecamere: ma i monitor sono ko

Sabato 8 Giugno 2019 di Lorenzo De Cicco
Rom, in sei campi arrivano le telecamere: ma i monitor sono ko

Il Grande fratello è pronto al debutto nelle baraccopoli dei rom, cittadelle dell'illegalità finite nel mirino di una miriade di inchieste, tra roghi tossici, furti e ricettazione. La sindaca Virginia Raggi ne parla da due anni (il primo annuncio è dell'11 luglio 2017), ora però le telecamere nei campi dovrebbero arrivarci davvero. Nella variazione di bilancio vagliata dalla giunta grillina è appostato un milione di euro proprio per «impianti anti intrusione e di videosorveglianza per il contrasto alla micro-criminalità», come racconta Marco Terranova (M5S), presidente della Commissione Finanze del Campidoglio.

Nell'ex centrale elettrica sta crescendo una baraccopoli

I nuovi impianti saranno foraggiati sfruttando fondi regionali.
Marco Cardilli, il delegato alla Sicurezza della sindaca, svela i dettagli dell'operazione: «Oltre 600mila euro saranno investiti per le telecamere nei sei principali campi rom della città. Il resto sarà speso per monitorare le aree intorno agli insediamenti». Quindi la black list dei villaggi da tenere sotto controllo (elettronico) dovrebbe comprendere Castel Romano (1.062 abitanti, secondo l'ultimo censimento della Municipale), via Candoni (747 residenti), via Salone (607), La Barbuta (586) via Salviati (429, mettendo insieme le due baraccopoli adiacenti) e dovrebbe essere incluso anche il campo di via Lombroso (227 abitanti).
I tempi? Il Comune conta di avviare l'operazione per settembre. Dopo il via libera della giunta, la variazione deve essere approvata prima dalla Commissione e poi dall'Assemblea capitolina. «In Aula dovremmo chiudere la pratica nell'arco di una settimana», spiega sempre il presidente della Commissione Bilancio, Terranova. Poi si potrà procedere con l'appalto e con i lavori.
C'è un problema però: i monitor della Polizia locale sono fuori uso in quasi un caso su due.

SCHERMI AL BUIO
Si tratta di schermi tecnologicamente obsoleti, difettosi in larga parte quando non completamente kappaò. Inservibili. Lo ha messo per iscritto un documento dell'Ufficio Impianti tecnologici del Campidoglio, pubblicato lo scorso 28 maggio, di cui Il Messaggero è in possesso. Tocca sostituire con urgenza «i numerosi monitor guasti e deteriorati» che fanno capo «alla Sala Sistema Roma del Corpo della Polizia Municipale». Tutti display «ormai a fine ciclo vita e parzialmente fuori servizio». Inutile insomma installare nuove telecamere, comprese quelle dei campi rom, se poi gli occhi dei vigili urbani sono bendati per metà o quasi: su 18 terminali difatti 7 sono completamente fuori uso (il 40%, quasi uno su due). Altri, proprio per l'età avanzata, sono difettosi. Non a caso l'Ufficio Impianti tecnologici ha chiesto di rinnovarli tutti. Avviando un appalto per la fornitura di 18 monitor nuovi di zecca. Solo che serve tempo: la commessa deve ancora essere assegnata. E si spera che i computer arrivino prima delle telecamere.

 
Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA