Roma, tavolini extra confermati. Ma dal 2022 si pagheranno

Piano del Campidoglio: i dehors concessi per la pandemia restano, ma con la Cosap

Venerdì 10 Dicembre 2021 di Lorenzo De Cicco e Francesco Pacifico
Roma, tavolini extra confermati. Ma dal 2022 si pagheranno

Restano i tavolini extra. Ma non saranno più gratis per ristoratori e baristi. Nei vertici riservati in Campidoglio sta prendendo corpo la riforma delle occupazioni di suolo pubblico dei locali. Obiettivo: governare la distesa di sedie e banchetti che si è allungata su strade, piazze, marciapiedi e posti auto durante la pandemia. Non è solo questione di spazi e di regole (ma il Comune conta anche di rafforzare i controlli, con una task force dedicata dei vigili, da sguinzagliare contro chi si allarga troppo). Dietro la mossa ci sono anche ragioni di cassa: la nuova giunta ha aperto i cassetti di Palazzo Senatorio e ha scoperto che alla voce entrate la coperta è cortissima.

Mentre per gli investimenti i soldi non mancano, anzi, basta pensare alla pioggia di aiuti Ue col Recovery, ai fondi straordinari per il Giubileo e in futuro, chissà, magari anche a quelli dell’Expo. Il problema interessa la cosiddetta «spesa corrente».

Traducendo dal burocratese, si tratta delle risorse che il Comune può spendere per finanziare i servizi essenziali, dal sociale ai rifiuti. Per pagare questi servizi, non si può attingere al bacino degli investimenti. Così dice la legge. Tocca quindi ripiegare sulle entrate. Certo, il neo-assessore al Bilancio di Gualtieri, Silvia Scozzese, che conosce a menadito i conti del Campidoglio, avendo governato prima le finanze comunali (per un anno) con Marino e poi per aver gestito da commissaria il maxi-debito cittadino, punta forte sulla lotta all’evasione di tariffe e balzelli. Ma non basta. Soprattutto, i risultati non sarebbero immediati: arriverebbero tra uno-due anni. Ecco quindi che anche sui tavolini di bar e ristoranti serve una svolta.

Task force dei vigili 

Giunta e Consiglio comunale sono al lavoro sulla riforma. L’assessore alle Attività produttive, Monica Lucarelli, vuole coinvolgere le associazioni di categoria. Il principio, spiega Andrea Alemanni, presidente della Commissione Commercio (Pd), è che «se, come probabile, il governo prolungherà le concessioni, ma senza ristorare i Comuni per i mancati incassi, si tornerà dal 2022 al pagamento regolare delle tariffe. Che però saranno revisionate». Insomma, prosegue Alemanni, «le concessioni legate al Covid resteranno, ma non saranno più gratis.

 

Anche i ristoratori che abbiamo incontrato non sono contrari, le limitazioni dettate dalla pandemia oggi sono davvero molto ridotte, basta il Green pass. Un anno fa la situazione era diversa, tra coprifuoco e locali interni preclusi al pubblico». Giovedì prossimo andrà in Aula una mozione, a prima firma proprio di Alemanni, che chiede «la revisione della tariffazione per il commercio in area pubblica». L’obiettivo, spiega sempre il presidente della Commissione Commercio, «è introdurre canoni non più iniqui: in Centro si pagherà di più, in periferia di meno». Valeria Baglio, capogruppo del Pd in Assemblea capitolina, conferma che «le tariffazioni torneranno dal 2022, ma gli spazi extra saranno prorogati, anche se vanno regolamentati». A questo proposito, l’atto che sarà votato giovedì chiede alla giunta l’istituzione «in seno alla Polizia Municipale, del Gruppo di coordinamento e controlli sul territorio per il contrasto all’evasione/elusione fiscale». Servirà anche a «garantire una efficace azione sanzionatoria e la immediata rimozione delle occupazioni abusive».

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA